Imposte ridotte fino al 50% con il concordato preventivo, per chi?

Nadia Pascale

17/06/2024

Arriva il decreto attuativo per la determinazione del reddito con il concordato preventivo biennale. Ridotti fino al 50% gli importi per favorire l’adesione. Ecco come cambia l’accordo con il Fisco.

Imposte ridotte fino al 50% con il concordato preventivo, per chi?

Modificate le regole per la determinazione della base imponibile con imposte ridotte fino al 50% per chi aderisce al concordato preventivo biennale.

Arriva in extremis il decreto attuativo per il concordato preventivo biennale a cui i titolari di partita Iva, lavoratori autonomi o professionisti possono aderire a partire dal 15 giugno 2024. Ci sono nuove regole volte a mitigare gli affetti dell’adeguamento del reddito presunto agli indici Isa.

Disponibile anche il software“Il tuo ISA 2024 CPB” che consente il calcolo della proposta di concordato preventivo biennale a cui possono accedere coloro che esercitano attività di impresa, arte o professione e applicano gli indici Isa.

Ecco come funziona il calcolo del reddito per il CPB e come ridurre le imposte fino al 50%.

Decreto attuativo concordato preventivo biennale: imposte ridotte fino al 50%, ecco per chi

Aveva spaventato tutte le partite Iva l’ipotesi di un concordato preventivo biennale con le imposte calcolate su una base imponibile determinata dal reddito che il contribuente dovrebbe dichiarare per avere un punteggio Isa pari a 10. Per i contribuenti, infatti, c’è stato un vero e proprio allarme tasse.

Fortunatamente un ripensamento dell’ultimo momento ha portato a far venire meno tale principio. Il decreto attuativo che determina le modalità di calcolo della base imponibile cambia, infatti, le carte in tavola. Il provvedimento approvato il 14 giugno e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il giorno 15 giugno è composto di 8 articoli.

Il decreto porta la firma del viceministro Maurizio Leo, la principale novità è contenuta nell’articolo 7 che prevede, al fine di favorire un adeguamento graduale al livello di una piena affidabilità fiscale, per il periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2024 per la determinazione dei redditi oggetto di accordo del concordato preventivo biennale, si tiene conto di quanto dichiarato nel periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2023 e, nella misura del 50%, del maggiore reddito individuato applicando i criteri già approvati.

La metodologia già approvata prevedeva che nella proposta di concordato il Fisco tenesse in conto:

  • andamenti economici e dei mercati;
  • redditività individuali e di settore ricavate dagli ISA e delle risultanze della loro applicazione.
Decreto attuativo concordato preventivo
Decreto attuativo concordato preventivo

Riduzione del reddito del concordato preventivo biennale e delle imposte in casi particolari

Ulteriori riduzioni del reddito posto alla base dell’accordo sono previste in casi specifici (articolo 5 decreto attuativo):

  • riduzione del 10% del reddito a cui applicare il concordato preventivo in caso di eventi straordinari che hanno comportato la sospensione dell’attività economica per un periodo compreso tra 30 e 60 giorni;
  • riduzione del 20% nel caso in cui si siano verificati eventi straordinari che hanno portato alla sospensione dell’attività per un periodo compreso tra 60 e 120 giorni;
  • riduzione del 30% nel caso in cui la sospensione dell’attività sia durata più di 120 giorni.

Infine, sono state incrementate le circostanze eccezionali che portano alla disapplicazione del patto con il Fisco:

  • eventi calamitosi per i quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza;
  • liquidazione ordinaria, liquidazione coatta amministrativa o giudiziale;
  • cessione in affitto dell’azienda;
  • sospensione dell’attività ai fini amministrativi dandone comunicazione alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura;
  • sospensione dell’esercizio della professione con comunicazione all’ordine professionale di appartenenza.

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