IMU 2020, oltre 10 miliardi di euro da versare entro la scadenza del 16 giugno. Ma in quali città di paga di più?
IMU 2020, la scadenza del 16 giugno vale più di 10 miliardi di euro: a essere chiamati alla cassa sono oltre 25 milioni di proprietari di immobili.
Il 16 giugno è la data entro cui si deve versare l’acconto, o la prima rata, pari alla metà di quanto si è pagato nel 2019 per IMU e Tasi.
Il secondo appuntamento con l’IMU arriverà il 16 dicembre 2020, quando i proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale dovranno versare altri 10,2 miliardi di euro.
Il versamento dell’IMU porta dunque nelle casse locali 20,3 miliardi di euro in totale: una cifra non indifferente, considerando anche il periodo di crisi economica. Ma quali sono le città in cui l’IMU è più alta e, dunque, si paga di più?
IMU 2020: la scadenza del 16 giugno vale 10 miliardi. Ecco dove si paga di più
Entro il 16 giugno 2020 oltre 25 milioni di proprietari di immobili, che non siano prima casa -intesa come abitazione principale-, devono versare la prima rata della nuova IMU, creata dalla fusione delle due tasse sulle casa.
Sono chiamati a versare quanto dovuto proprietari di immobili, aree fabbricabili e terreni agricoli. Di questi 25 milioni di contribuenti, quasi la metà (nello specifico, il 41%) è composto da pensionati e lavoratori dipendenti.
In totale, la nuova IMU ammonta a 20,3 miliardi di euro, che andranno a rimpinguare le casse degli enti locali. Ma dove si paga più IMU?
Secondo il Rapporto IMU 2020 elaborato dal Servizio Lavoro, Coesione e Territorio della UIL, pubblicato l’11 giugno 2020, il costo medio complessivo dell’IMU su una “seconda casa” in un capoluogo di provincia sarà di 1.070 euro medi (535 euro da versare con la prima rata di giugno).
Nelle grandi città però si superano anche i 2.000 euro: è il caso Roma, prima in classifica, con 2.064 euro medi. L’IMU è leggermente più bassa a Milano, dove si pagano comunque 2.040 euro medi, e a Bologna, in cui la tassa raggiunge quota 2.038 euro.
Città | Prima rata del 16 giugno 2020 | Costo annuo IMU |
---|---|---|
Roma | 1.032 | 2.064 |
Milano | 1.020 | 2.040 |
Bologna | 1.019 | 2.038 |
Genova | 888 | 1.775 |
Torino | 872 | 1.745 |
Bari | 851 | 1.702 |
Siena | 831 | 1.663 |
Foggia | 744 | 1.487 |
Padova | 735 | 1.471 |
Venezia | 728 | 1.457 |
Asti e Gorizia sono invece le città in cui si paga meno: rispettivamente, 580 e 582 euro all’anno per la nuova IMU.
La media dell’aliquota applicata per le seconde case ammonta al 10,4 per mille e, in molti Comuni (480 municipi di cui 18 città capoluogo), è in vigore “la ex addizionale TASI”, fino a un massimo dello 0,8 per mille: così facendo, in questi Municipi l’aliquota arriva fino all’11,4 per mille.
IMU 2020: dove si paga di più per le case di lusso?
I costi salgono ancora di più per quanto riguarda l’IMU sulle prime case di lusso, come le abitazioni signorili, i castelli e le ville.
Il costo medio è di 2.610 euro (1.305 euro per l’acconto del 16 giugno), ma nelle grandi città si toccano punte di oltre 6.000 euro.
La città in cui si paga di più è di nuovo Roma, con 3.210 euro da versare per la prima rata e 6.419 euro annui.
Al secondo posto c’è Grosseto, in cui per le case di lusso si pagano 6.402 euro in totale, divisi tra acconto e seconda rata il 16 dicembre.
Rimangono sopra i 6.000 euro anche Milano e Venezia, rispettivamente con 6.244 e 6.034 euro annui.
Ecco, secondo l’Elaborazione UIL Servizio Lavoro, Coesione e Territorio, dove si paga di più l’IMU per le case di lusso:
Città | Prima rata del 16 giugno 2020 | Costo annuo IMU |
---|---|---|
Roma | 3.210 | 6.419 |
Grosseto | 3.201 | 6.402 |
Milano | 3.122 | 6.244 |
Venezia | 3.018 | 6.037 |
Bologna | 2.607 | 5.214 |
Padova | 2.570 | 5.139 |
Rimini | 2.567 | 5.133 |
Verona | 2.566 | 5.132 |
Siena | 2.369 | 4.737 |
Massa | 2.251 | 4.502 |
Infine, ricordiamo ai lettori che è bene controllare le delibere del Comune di appartenenza per sapere se si è deliberato a favore di una proroga della scadenza IMU.
La nota Ifel del 21 maggio contiene le linee guida con cui i Comuni possono decidere di rinviare l’appuntamento IMU, senza sanzioni e interessi, ma solo per le famiglie e le attività in difficoltà economica a causa dell’emergenza Covid.
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