IMU, stop alla scadenza del saldo 2020, esenzione totale per 2021 e 2022: ecco per chi

Redazione Fisco

14/08/2020

Esenzione IMU totale per il 2020 per le imprese di turismo e spettacolo, il decreto agosto cancella anche il saldo dell’imposta, in scadenza il 16 dicembre. Stop anche per il 2021 e 2020 per alcune partite IVA.

IMU, stop alla scadenza del saldo 2020, esenzione totale per 2021 e 2022: ecco per chi

Esenzione IMU totale per il 2020: nel decreto agosto c’è la cancellazione del saldo in scadenza a dicembre per le imprese del turismo e spettacolo.

La cancellazione sarà totale anche per il 2021 e per il 2022, ma solo per cinema e teatri.

Il decreto agosto approvato in data 8 agosto 2020 cancella il saldo IMU per le imprese maggiormente colpite dalla crisi innescata dal Covid-19.

Non pagheranno l’IMU i gestori di immobili adibiti a stabilimenti balneari, termali, agriturismi, b&b, discoteche, night club e simili, a patto che i proprietari siano anche i gestori delle attività esercitate.

Come anticipato, ulteriori novità sono previste per teatri e cinema, per i quali l’esenzione dal pagamento dell’IMU è prevista anche nel 2021 e 2022 (sempre a condizione che i proprietari degli immobili siano anche i gestori delle attività).

IMU, stop alla scadenza del saldo 2020 per settore turistico e spettacolo: le novità del decreto agosto

Il decreto Agosto contiene molte novità fiscali, che andranno a influenzare la vita di cittadini e imprese in un momento storico così delicato.

Come anticipato, è prevista l’esenzione per la seconda rata IMU dovuta dalle strutture turistiche e dello spettacolo. Nel dettaglio, le strutture interessate dall’esenzione sono le seguenti:

  • stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, immobili degli stabilimenti termali;
  • immobili rientranti nella categoria catastale D/2 e relative pertinenze e installazioni funzionali, come agriturismi, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna, colonie marine e montane, affittacamere per brevi soggiorni, case e appartamenti per vacanze, bed & breakfast, dei residence e dei campeggi, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate;
  • immobili rientranti nella categoria catastale D in uso da parte di imprese esercenti attività di allestimenti di strutture espositive nell’ambito di eventi fieristici o manifestazioni;
  • immobili rientranti nella categoria catastale D/3 destinati a spettacoli cinematografici e teatrali, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate;
  • immobili destinati a discoteche, sale da ballo, night-club e simili, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate.

Dunque, gli immobili appartenenti alle categorie catastali D/2 e D/3 e di discoteche, sale da ballo e night club sono esentati dal pagamento della seconda rata IMU (dovuta entro il 16 dicembre) se il proprietario della struttura si occupa anche della gestione dell’attività.

Per la categoria catastale D/3 (teatri, cinema, sale per concerti e spettacoli e simili) l’IMU non sarà dovuta per gli anni 2021 e 2022, sempre se gestore e proprietario siano la stessa persona.

Esenzione IMU settore turistico e spettacolo: risorse ai Comuni per bilanciare le minori entrate

Per bilanciare le minori entrate ai Comuni sono previste delle risorse erogate dal Fondo istituito nello stato di previsione del Ministero dell’Interno con il decreto Rilancio.

Il decreto Rilancio aveva infatti già previsto l’esenzione della prima rata IMU per il settore alberghiero, e aveva istituito un Fondo con una dotazione di 85,65 milioni di euro per il 2020.

Alla ripartizione del Fondo si provvede con decreto congiunto tra Ministro dell’Interno e dell’Economia, previa intesa in sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto Agosto.

Ricordiamo che il decreto agosto ha prorogato anche l’esenzione Tosap e Cosap, fino a fine 2020. Tra le novità fiscali vi è inoltre la rimodulazione delle scadenze per le imposte sospese, che potranno essere saldate entro il 2022.

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