IMU e TARI, si lavora alla proroga delle tasse locali attraverso lo stop delle sanzioni per chi non paga nei tempi previsti. Vediamo quali sono le novità del pacchetto enti locali, che dovrebbe far parte del decreto di Aprile.
IMU e TARI 2020 verso la sospensione dei versamenti attraverso lo stop alle sanzioni per chi non paga entro le scadenze predefinite.
È una delle possibilità per gestire la sospensione dei tributi locali, anche se ancora non si conosce la tempistica dei pagamenti: lo stop potrebbe durare anche fino al 30 luglio.
Saranno i sindaci a decidere come e se sospendere IMU e TARI: ricordiamo che la scadenza -ad oggi, salvo proroga nel decreto Aprile- per il versamento dell’acconto per la tassa sulla casa è fissata al 16 giugno.
IMU e TARI verso lo stop alle sanzioni per chi non paga
Possibile proroga in arrivo per i tributi locali: sono tante le novità che potrebbero far parte del decreto Aprile, la cui approvazione alla Camera è prevista per il 24 aprile.
In particolare, sembra che si stia delineando il piano per sospendere IMU e TARI attraverso lo stop alle sanzioni per chi paga in ritardo la rata, saltando la scadenza.
La palla passarebbe in mano ai sindaci, che potranno decidere se applicare o meno le sanzioni, mentre ancora non sono chiare le tempistiche: una delle ipotesi in campo prevede la sospensione dei versamenti fino al 30 luglio, ma è ancora tutto da vedere.
Il problema è che nelle casse locali mancherebbero entrate per 8 miliardi di euro stimati, un “buco” non indifferente nei bilanci dei sindaci, e per questo motivo si sarebbe accantonata la prima idea di sospendere i tributi locali fino al 30 novembre.
Nel frattempo quindi la scadenza per il versamento dell’acconto IMU rimane al 16 giugno.
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Sembra dunque che tra le novità fiscali del decreto Aprile ci sarà anche la proroga dei tributi locali, anche se è ancora stata fissata una scadenza.
Questa proroga potrebbe però essere gestita tramite la disapplicazione delle sanzioni per chi paga in ritardo, in modo da permettere a chi può di effettuare comunque i versamenti nei tempi previsti.
I sindaci, giustamente preoccupati per il buco nei bilanci comunali, potrebbero anche optare per una sospensione per categorie: ad esempio chiamando a pagare le attività commerciali che non sono state interessate dalla chiusura forzata (come i supermercati).
Nel frattempo, al Ministero dell’Economia starebbero lavorando a un apposito Fondo, che ha come scopo quello di intervenire in aiuto dei comuni particolarmente danneggiati dalla sospensione delle tasse locali.
Il Fondo interverrebbe in modo chirurgico, per evitare abusi, ma per ora le risorse ammontano a 3 miliardi e 500 milioni di euro, mentre i sindaci si aspettano una voragine nei conti pari a 8 miliardi.
In particolare, 500 milioni sarebbero stanziati per le province, altri 1,5/2 miliardi serviranno alle regioni.
“Apprezziamo l’impegno ma queste risorse rischiano di essere insufficienti”, ha dichiarato Antonio Decaro, presidente dell’ANCI, in seguito all’incontro in videoconferenza tenutosi con i sottosegretari al MEF Laura Castelli e Antonio Misiani.
Non resta che attendere il testo del provvedimento per sapere con precisione come sarà organizzata la sospensione dei tributi locali e quanta carta bianca verrà data ai sindaci.
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