Decreto di aprile, le novità fiscali: stop alle tasse e nuovi bonus in arrivo

Rosaria Imparato

16/04/2020

Decreto di aprile, tante le novità fiscali allo studio del Governo: non solo lo stop delle nuove tasse come plastic tax e sugar tax, ma anche la proroga dell’IMU, nuovi bonus a sostegno delle famiglie e provvedimenti a favore delle imprese.

Decreto di aprile, le novità fiscali: stop alle tasse e nuovi bonus in arrivo

Decreto di aprile, tante le novità fiscali: non solo la sospensione delle nuove tasse, cioè sugar tax e plastic tax, ma anche nuovi bonus.

Tra i provvedimenti allo studio del Governo, che dovrebbero essere inseriti nel prossimo decreto, c’è anche la possibile proroga della scadenza IMU 2020.

Per quanto riguarda i nuovi bonus invece si sta studiando un’indennità per i lavoratori domestici, categoria rimasta esclusa dalle misure del decreto Cura Italia.

Non solo, è prevista anche l’estensione del bonus affitti ad alberghi, studi professionali e aziende.

Vediamo quali sono le novità fiscali allo studio del Governo nel decreto di aprile e quali sono le misure a sostegno di famiglie e lavoratori.

Decreto di aprile, le novità fiscali: stop alle tasse

L’approvazione del decreto di aprile era prevista per metà mese, invece è slittata di una settimana: il voto alla Camera è previsto per il 24 aprile. Fino alla pubblicazione del testo ufficiale si rincorerranno, come di consueto, novità e smentite.

Tra le novità fiscali protagoniste del decreto di aprile c’è senza dubbio la proroga di molti appuntamenti col Fisco: primo tra tutti quello con l’acconto IMU 2020, la cui prossima scadenza è fissata -salvo rinvio- al 16 giugno.

Il decreto di aprile potrebbe contenere una proroga di 2 mesi della scadenza dell’IMU 2020, facendola così slittare al 16 agosto.

Un altro stop che probabilmente farà parte del decreto di aprile è quello che riguarda le nuove tasse introdotte dalla Legge di Bilancio: sugar tax e plastic tax.

Le due tasse ecologiche, che all’epoca dell’approvazione della manovra finanziaria hanno creato molto scalpore, potrebbero essere rinviate direttamente al 2021, facendo tirare un respiro di sollievo a tantissime aziende e imprenditori.

Un’altra misura che potrebbe far parte del decreto di aprile è quella che mira all’abbassamento dei costi delle mascherine, andando a ridurre l’IVA al 4%.

Decreto aprile, le novità fiscali per le imprese

Per garantire maggiore liquidità alle imprese nel decreto di aprile si sta studiando il modo di rendere più ampia la compensazione dei crediti d’imposta, soprattutto in vista del tax day di giugno, in seguito alla sospensione dei versamenti di marzo, aprile e maggio.

Tra le proposte c’è quella di aumentare a un milione di euro il limite alle compensazioni orizzontali dei crediti d’imposta, limite oggi posto a 700.000 euro.

Il problema, ovviamente, riguarda in particolar modo le grandi imprese, che anche se hanno la possibilità di rateizzare in 5 rate quanto dovuto al Fisco, si trovano con 3 mesi di versamenti arretrati.

Per questo motivo un’altra proposta è quella di aumentare il limite delle compensazioni a 5 milioni di euro, così da andare incontro alle grandi imprese che non hanno usufruito della sospensione dei versamenti.

Decreto di aprile, novità fiscali per i partite IVA e famiglie

Tra le novità fiscali per i lavoratori a partita IVA c’è il potenziamento del bonus a loro dedicato, facendo così arrivare l’importo dell’indennità a 800 euro.

Nel decreto di aprile si prova anche a dare spazio a una categoria di lavoratori tralasciata dal Cura Italia: i collaboratori domestici. Il bonus colf e badanti consisterebbe in un’indennità di 600 euro in caso di lavoro full time e 400 euro in caso di part time.

Il bonus verrebbe erogato tramite una sorta di cassa integrazione in deroga semplificata, e potrebbero usufruirne solo i lavoratori domestici con regolare contratto di lavoro.

Si studiano inoltre varie misure a sostegno delle famiglie, come l’assegno universale straordinario:

  • di 160 euro per ciascun figlio per famiglie con ISEE fino a 7.000 euro;
  • di 120 euro per ciascun figlio per famiglie con ISEE tra i 7.000 e i 40.000 euro;
  • di 80 euro per ciascun figlio per famiglie con ISEE che vada oltre i 40.000 euro.

Dovrebbe esserci, inoltre, anche la proroga e l’allungamento della Cassa integrazione in deroga, così come il reddito di emergenza.

Al vaglio del Governo c’è anche un bonus per chi lavora in nero, che però sarà di importo ridotto rispetto al reddito di emergenza, pensato per tutelare tutti quei lavoratori che a causa della diffusione del Coronavirus hanno subito una notevole riduzione del fatturato.

Decreto di aprile: novità in arrivo sul bonus affitti

Le novità allo studio del Governo contemplano anche un arricchimento dei bonus per i prossimi mesi.

Si starebbe studiando infatti un estensione del bonus affitti -il credito d’imposta del 60% dell’importo del canone di locazione del mese di marzo- agli immobili a uso non abitativo.

Questo significa che il credito d’imposta, ad oggi riservato solo a negozi e botteghe, potrebbe essere esteso per esempio a:

  • alberghi;
  • capannoni;
  • studi professionali.

Inoltre, si fa strada l’ipotesi di allargare la sospensione dei canoni di locazione commerciali, quindi bar, ristoranti, pizzerie.

Decreto Liquidità, le novità fiscali: stop alle tasse fino a maggio

Tante le novità fiscali del decreto Liquidità.

Nel decreto n. 23 dell’8 aprile c’è stata la proroga delle scadenze fiscali di aprile e maggio, passate al 30 giugno, che ha riscritto in modo più sostanziale il calendario degli appuntamenti col Fisco.

Slitteranno quindi le scadenze di aprile e maggio, inclusa l’IVA trimestrale.

Inoltre, il Ministro Gualtieri si è mostrato a favore della sospensione delle sanzioni per chi ha effettuato i pagamenti o gli adempimenti in ritardo per “cause di forza maggiore”.

Un’altra deroga è quella sul bonus prima casa: il MEF ha bloccato i requisiti temporali, ovvero:

  • avere o stabilire entro 18 mesi la residenza nel Comune in cui si desidera acquistare l’immobile usufruendo delle agevolazioni fiscali;
  • non essere titolare di abitazioni in tutto il territorio nazionale acquistati con agevolazioni o venderle entro 1 anno in caso di possesso.

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