La Rail Baltica sarà lunga 950 chilometri e unirà l’Europa centrale a quella settentrionale. Ecco quali paesi attraverserà.
Uno dei progetti prioritari dell’Unione Europea è la costruzione della Rail Baltica, una nuova linea ferroviaria che dal cuore dell’Europa centrale arriverà in Nord Europa. Una linea lunga 950 km a doppio binario dove i treni viaggeranno ad una velocità massima di 249 km/h per quelli passeggeri e 120 km/h per i treni merci. Il progetto dovrebbe essere completato entro il 2026 a fronte di un costo complessivo di 5,8 miliardi di dollari. Ecco quali paesi attraverserà.
Rail Baltica, paesi attuatori
Dal 2010 al 2017 c’è stata una fase di pianificazione per la costruzione di una nuova rete ferroviaria intermodale nel cuore dell’Europa. La Rail Baltica unirà senza interruzioni Varsavia in Polonia, con Tallinn in Estonia con prosecuzione fino a Helsinki in traghetto. Circa 950 chilometri di linea per unire Polonia, Lituania, Lettonia, Estonia, Finlandia. L’ultimo tratto, quello che dall’Estonia procede verso la Finlandia, per i primi anni sarà effettuato tramite traghetto ma in futuro potrebbe esserci la costruzione di un tunnel ferroviario tra le due sponde.
Il progetto iniziale era stato attuato da Estonia, Lettonia e Lituania, successivamente Finlandia e Polonia hanno chiesto di unirsi al progetto che resta totalmente pubblico. La Rail Baltica sarà una linea ferroviaria elettrica concepita per ridurre le emissioni di carbonio e promuovere la sostenibilità. Il progetto è stato attentamente pianificato per evitare le aree protette di Natura 2000 e minimizzare l’impatto su altre zone di elevata sensibilità ambientale. Inoltre, saranno installate barriere antirumore dove necessario e realizzati passaggi dedicati per consentire il transito sicuro della fauna attraverso gli argini.
Il progetto sarà multimodale e prevederà trasporto sia passeggeri che merci. Per questo sono in progetto anche la costruzione di tre terminal merci a Muuga (Estonia), a Salaspils (Lettonia) e a Kaunas (Lituania). Per i passeggeri è prevista la costruzione di 7 stazioni internazionali a Tallinn, Pärnu, Riga, aeroporto di Riga, Panevežys, Kaunas e Vilnius. Il costo totale dell’infrastruttura è stimato in 5,8 miliardi di dollari e dovrebbe essere compleato entro il 2026.
Uno studio fatto da Ernst & Young ha evidenziato come i benefici a completamento dell’opera saranno molto maggiori rispetto ai costi. La stima è di 16,2 miliardi di euro. L’effetto sul Pil sarà di 2 miliardi di euro. Lo studio ha elencato i seguenti benefici:
- 7,1 miliardi di euro risparmiati grazie alla mitigazione dei cambiamenti climatici e alla riduzione dell’inquinamento acustico;
- 30-40% del traffico su binario trasferito verso le ferrovie;
- 13.000 posti di lavoro creati durante la fase di costruzione;
- 5,3 miliardi di euro risparmiati nel trasporto di passeggeri e merci;
- 5,3 milioni di ore di viaggio risparmiate dai passeggeri;
- 400 vite umane salvate in un arco di 29 anni.
Non mancano nemmeno le critiche verso il progetto. Sono stati denunciati problemi nella valutazione ambientale della nuova linea. Sono sopratutto i gruppi di ambientalisti a chiedere che non venga costruita la Rail Baltica.
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