In quanti Paesi c’è il reddito di cittadinanza?

Isabella Policarpio

06/09/2021

Dove, oltre all’Italia, c’è il reddito di cittadinanza in Europa e nel mondo? In quali Paesi esiste e come funziona.

In quanti Paesi c’è il reddito di cittadinanza?

Quanti sono i Paesi che hanno il reddito cittadinanza o misure simili a sostegno del reddito? In ambito europeo tanti, mentre scarseggiano nel resto del mondo.

Naturalmente ogni Paese prevede regole, importi e requisiti diversi per sostenere pensionati e giovani disoccupati con l’obiettivo di garantire a tutti una vita dignitosa, integrando il salario percepito ove al di sotto della soglia di povertà.

Critiche a parte, il reddito di cittadinanza (o misure simili) esiste in:

  • Germania
  • Francia
  • Danimarca
  • Belgio
  • Paesi Bassi
  • Irlanda

Ecco come funziona, chi può beneficiarne e per quanto tempo.

Germania

I cittadini tedeschi in difficoltà economica hanno diritto a tre tipologie di sussidio economico:

  • per i pensionati in stato di bisogno;
  • per i disoccupati (con aggiunta del sussidio per pagare l’affitto e le bollette, in caso di necessità);
  • per i rifugiati politici.

Le erogazioni sono assicurate alle fasce bisognose, le quali, tuttavia, ogni 6 mesi devono dimostrare di avere i requisiti previsti dalla legge. In caso di persone disoccupate, l’assegno è subordinato alla frequentazione di programmi di reinserimento nel mondo del lavoro e si perde se non si accetta un lavoro congruo alle proprie aspettative.

Chi ha un salario basso e cerca lavoro può aspettarsi dallo Stato un sostegno economico di 400 euro al mese, che aumenta in presenza di figli.

Danimarca

In Danimarca l’assistenza sociale è un nodo centrale dello Stato e per questo vi è una lunga tradizione di assistenza alla popolazione in difficoltà. Esiste anche qui una forma analoga al reddito di cittadinanza molto generosa: 1.325 euro per un singolo, spese di affitto a parte. Con i figli si arriva fino a 1.760 euro.

Requisito per avere il sussidio è dimostrare di essere alla ricerca di un lavoro, pena la sospensione dell’assegno.

Francia

In Francia esiste il Revenu de Solidarité Active, introdotto nel 2009, a cui hanno diritto i residenti in Francia da almeno 5 anni. Possono farne domande uomini e donne al di sopra dei 25 anni, single o con famiglia, o le persone più giovani in caso di prole a carico.

Una persona da sola può arrivare a percepire poco meno di 500 euro mentre una coppia quasi 1.000 euro. I controlli sui beneficiari sono molto rigidi tanto che il sussidio vale 3 mesi e poi deve essere rinnovato, previa domanda e controllo dei requisiti.

Non si escludono altre forme di sostegno del reddito in futuro, o il rafforzamento di quelle già esistenti, come annunciato in più occasioni dal Presidente Macron.

Belgio

Tradizionalmente il Belgio è piuttosto generoso riguardo alle politiche di sostegno sociale ed economico dei cittadini. Ad oggi un single in difficoltà e senza lavoro può avere dallo Stato fino a 725 euro, importo che aumenta nel caso in cui abbia figli a carico.

La misura è garantita a chi non ha lavoro, ma non si perde se il beneficiario rifiuta una offerta non congrua al proprio livello di istruzione.

Paesi Bassi

Nei Paesi Bassi esiste una forma di reddito di cittadinanza per single e famiglie che non raggiungono il salario minimo: oltre 600 euro per i single e 1.200 per coppie, sposate e non. Il governo ha inoltre studiato una misura di sostegno dedicata agli artisti - il Wik - per chi cerca di affermarsi nel mondo delle arti.

Irlanda

In Irlanda esiste il Supplementary Welfare Allowance che ammonta a 800 euro per i single, 1.300 euro per le coppie senza figli e aumenta progressivamente in base al numero della prole a carico. Oltre ai cittadini irlandesi, possono accedervi anche apolidi e rifugiati.

Questa indennità economica è incompatibile con altre garantire dallo Stato (ad esempio la pensione sociale o l’assegno di disoccupazione.)

Reddito di cittadinanza nel mondo

Restando all’interno dei confini geografici europei troviamo il Regno Unito (anche se ormai non fa più parte dell’Ue) che garantisce il reddito minimo alle fasce della popolazione svantaggiate e senza lavoro, analogamente al reddito di cittadinanza. Può richiederlo chi vive al di sotto della soglia della povertà, non necessariamente disoccupato. Prende il nome di Income Support, è illimitato quindi dura fino a quando il soggetto beneficiario non esca dalle precarie condizioni nelle quali si trova.

Altro Paese oltre i confini europei che adotta un sostegno al reddito sulla falsariga del reddito di cittadinanza è l’Alaska, in cui il sussidio per gli strati più svantaggiati della popolazione oscilla dai 900 ai 2.000 dollari.

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