Vuoi trasferirti all’estero in un Paese in cui si parla italiano? Ecco quali sono le destinazioni migliori.
Sei stanco di cercare inutilmente lavoro in Italia e per questo stai guardando con interesse la possibilità di trasferirti all’estero. Tuttavia hai un problema che temi possa essere insormontabile: la lingua. Parli solo italiano e hai difficoltà a imparare altre lingue: cosa fare in tal caso? Devi sapere che ci sono diversi Paesi in cui conoscere l’italiano è sufficiente per lavorare vista l’alta percentuale di persone che parla la nostra lingua.
Tuttavia, siamo sicuri che trasferendosi in questi Paesi ci si trovi di fronte a una prospettiva migliore rispetto a quella offerta dal mercato del lavoro italiano? Scopriamolo.
Dove si parla italiano?
Secondo Ethnologue sono ben 43 i Paesi in cui si parla italiano: in ordine cronologico si tratta di:
- Albania
- Argentina
- Australia
- Austria
- Belgio
- Bosnia-Erzegovina
- Brasile
- Canada
- Cile
- Danimarca
- Eritrea
- Finlandia
- Francia
- Grecia
- Irlanda
- Israele
- Libano
- Libia
- Lussemburgo
- Malta
- Messico
- Monaco
- Montenegro
- Nuova Zelanda
- Norvegia
- Panama
- Paesi Bassi
- Polonia
- Portogallo
- Porto Rico
- Regno Unito
- Repubblica Ceca
- Romania
- Russia
- Serbia
- Somalia
- Sud Africa
- Spagna
- Svezia
- Tunisia
- Stati Uniti
- Uruguay
- Zambia
In tutti questi Paesi, quindi, è possibile trasferirsi e trovare dei propri connazionali, molti dei quali hanno anche avviato attività lavorative in cui si cerca personale. Ma non è detto però che parlare l’italiano sia sufficiente per essere assunti, in quanto è necessario anche conoscere la lingua ufficiale del Paese in cui ci si trasferisce.
Oltre all’Italia, infatti, l’italiano risulta essere lingua ufficiale solamente di questi 5 Paesi:
- San Marino;
- Città del Vaticano (insieme al latino);
- Svizzera (con particolare riferimento al Canton Ticino, dove è l’unica lingua ufficiale);
- Croazia (insieme al croato);
- Slovenia (insieme allo sloveno).
Parlare italiano, quindi, qui può anche essere sufficiente per trasferirsi, almeno per il tempo necessario ad apprendere le altre lingue parlate sul territorio. Ma quali sono i lavoratori più cercati in queste zone? E quanto si guadagna? Scopriamolo.
Conviene trasferirsi nei Paesi in cui si parla italiano?
Escludiamo da questa analisi - per ovvie ragioni di dimensioni - San Marino e la Città del Vaticano. Concentriamoci quindi su Svizzera, Slovenia e Croazia e vediamo qual è lo stipendio medio in questi Paesi, il costo della vita e le professioni più ricercate, così da rispondere a una duplice domanda: da una parte se conviene trasferirsi, dall’altra a chi conviene farlo.
Slovenia
Partiamo dalla Slovenia, dove a differenza dell’Italia c’è un salario minimo considerato l’ottavo più alto tra quelli dell’Unione Europea. Siamo molto lontani dalla vetta - che vede primeggiare il Lussemburgo con un salario minimo di 2.571 euro lordi - ma perlomeno sapete che andando a lavorare in Slovenia non guadagnerete mai meno di 1.254 euro lordi. E attenzione, perché in Slovenia si guadagna persino di più rispetto all’Italia. Secondo il report del FMI pubblicato ad aprile 2024, che raccoglie i dati del 2023, qui il costo orario medio del lavoro è di 21,90 euro, poco più rispetto ai 21,50 euro dell’Italia. E anche il tasso di disoccupazione va a suo vantaggio: qui, infatti, è del 5,1% rispetto al 5,9% registrato in Italia. E attenzione, perché in Slovenia il costo della vita è più basso - con un indice di 46,17 rispetto al 51,05 italiano (secondo i dati Numbeo) - il che significa che il potere d’acquisto della retribuzione è migliore.
Per quanto riguarda i settori in cui ci sono maggiori possibilità di trovare lavoro sono quelli tecnologico, manifatturiero, sanitario, educativo e turistico. Tra i settori a più rapida espansione troviamo sicuramente il settore IT - in particolare nella zona di Lubiana - mentre l’industria manifatturiera è trainata da automotive, farmaceutico ed energie green, con buone opportunità per ingegneri e project manager. Bled, Pirano e il Triglav, invece, sono zone in cui maggiormente si possono trovare opportunità di lavoro nel turismo.
Croazia
Più bassi gli stipendi per chi lavora in Croazia, dove il salario minimo è aumentato nel 2025 a 970 euro. Anche sul lato dello stipendio medio orario siamo molto lontani da Italia e Slovenia, visto che qui si parla di 12,70 euro lordi di media per ogni ora di lavoro. Per quanto riguarda il tasso di disoccupazione, invece, il dato non è drammatico: anzi, con una percentuale del 5,4% fa persino meglio rispetto all’Italia. Perlomeno il costo della vita è più basso, con un indice pari a 43,25 (Numbeo). Tra i settori in cui si cercano lavoratori in Croazia si distingue il turismo.
Ad esempio, le città costiere croate come Spalato, Dubrovnik, Rijeka e Zara offrono numerose opportunità lavorative grazie al forte sviluppo del turismo, soprattutto nel periodo estivo. In alternativa questi sono poli importanti per logistica e spedizioni. Sulle isole come Hvar, Brač, Korčula e Pag, le opportunità sono principalmente stagionali e legate all’ospitalità, agli sport acquatici e al turismo di fascia alta.
Svizzera (Canton Ticino)
Concludiamo con la Svizzera, dove lo stipendio ovviamente è molto più alto rispetto a quello offerto dalle aziende italiane, per quanto tuttavia il costo della vita è elevato. Ragion per cui sono diversi gli italiani che lavorano come frontalieri, lavorando in Svizzera ma mantenendo la residenza in Italia.
Con un salario minimo superiore a 20 franchi svizzeri - poco più di 21 euro - variabile in base al settore di impiego, e un salario medio compreso tra 6.500 e i 7.000 franchi svizzeri, quindi tra i 7.000 e i 7.500 euro, la Svizzera è anche tra i Paesi con il tasso di disoccupazione più basso, pari al 2,9% a marzo. Come già sottolineato, però, il costo della vita è molto elevato: 98,36 l’indice rilevato da Numbeo che pone la Svizzera in cima alla classifica. Il guadagno è quindi commisurato al costo della vita, ragion per cui molti lavoratori approfittano della vicinanza con l’Italia per fare ritorno a casa ogni giorno.
Per quanto riguarda le opportunità di lavoro, in particolare nella zona del Canton Ticino - la più meridionale della Svizzera, situato quasi interamente sul versante meridionale delle Alpi - c’è particolare richiesta nel settore del turismo, ma anche per profili più esperti - come le figure IT e gli esperti di cybersicurezza - ci sono alte possibilità di trovare lavoro, così come nel settore delle energie rinnovabili.
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