Inflazione: l’impatto su risparmio e investimenti degli italiani. Chi perderà di più?

Violetta Silvestri

05/12/2022

L’Inflazione crescente ha effetti anche sulla capacità di risparmio, sia nella forma di accantonamento di denaro che in quella di investimento. Quanto si può perdere nel 2023 e chi sarà più colpito?

Inflazione: l’impatto su risparmio e investimenti degli italiani. Chi perderà di più?

Quanto risparmio brucia l’inflazione? I prezzi alle stelle in Italia avranno un impatto sulla ricchezza accumulata nei portafogli di investimento e negli strumenti di risparmio degli italiani: cosa si prevede per il 2023?

Secondo il rapporto Prometeia e Ipsos Wealth Insights 2022, il conto è salato: l’inflazione può avere un effetto perdita da 270 miliardi di euro nella gestione del risparmio alla fine del 2023. Il focus è sui patrimoni, da 25.000 euro in su, che i nuclei familiari hanno deciso di mettere da parte o come semplice risparmio o come investimento a vario titolo (obbligazioni e/o azioni).

La previsione è di una erosione di tali ricchezze l’anno prossimo, proprio a causa di prezzi in aumento che limitano le mosse di risparmio delle famiglie per far fronte alle maggiori spese. Chi perderà di più per effetto dell’inflazione? Le stime per risparmi e investimenti degli italiani.

Quanto risparmio si perde con l’inflazione?

Si parla di risparmio per intendere accantonamento di denaro, ovvero quando i nuclei familiari decidono di mettere da parte liquidità tramite strumenti di deposito soprattutto, per gestire le proprie ricchezze e magari farle fruttare un po’.

In questi tempi di alta inflazione, con prezzi che non sono visti scendere in modo importante nel breve periodo, cosa accadrà al risparmio? Di quanto si può assottigliare considerando una previsione al 2023?

Una simulazione l’ha fatta lo studio Wealth Insights 2022, secondo il quale le famiglie con più di 25.000 euro accantonate, vedranno scendere la ricchezza (in termini di mancato accumulo) del 2,8%. Nello specifico, i risparmi nel range di 25-50.000 euro perderanno il 6,6%, mentre quelli maggiori di 100.000 vedranno perdite dell’1,8%.

Il motivo di questa discrepanza risiede nel fatto che proprio le famiglie che hanno meno patrimonio saranno le più penalizzate nell’accantonare soldi nel 2023, poiché il loro paniere di spesa è maggiormente composto da beni di prima necessità, come alimentari e bollette, che sono quelli in grande aumento.

Al contrario, chi è riuscito ad accumulare come risparmio oltre 100.000 euro avrà un effetto inflazione sulle spese quotidiane più attutito, grazie proprio a maggiori entrate a disposizione. Potrà, quindi, continuare ad accantonare come meno perdita.

Inflazione e portafoglio investimenti: chi perde di più?

Il calco di perdita di risparmio in forma di investimento porta a una diversa previsione.

Secondo lo studio, infatti, con l’aumento dell’inflazione nel 2023, per chi ha più di 100.000 euro accantonati si stima una perdita del 4,8% nel portafoglio investimento, mentre i nuclei fino a 100.000 euro vedranno una erosione del 2,5%.

Cosa significa? Chi ha maggiore ricchezza ha investito di più in bond e azioni, con una esposizione agli asset di rischio anche del 18%. Questi strumenti hanno subito pesanti oscillazioni nell’ultimo anno, anche per effetto dell’inflazione in crescita.

Le famiglie con 25 e 50.000 euro hanno, invece, soprattutto risparmi liquidi, per il 56%, con il 24% investito in titoli e strumenti a basso rischio e con l’11% del risparmio convogliato in investimenti rischiosi.

In generale, secondo lo studio, nel 2023 saranno i risparmi tra 25.000 e 50.000 euro a essere più colpiti dall’inflazione: mettendo insieme il -6,6% dovuto alla minor possibilità di accumulare liquidità e il 2,5% che si perde con le turbolenze sui mercati la perdita sul risparmio sarà del 9,2%.

Chi ha più di 100.000 euro risparmiati, andrà incontro a una riduzione del 6,1%.

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