L’inflazione dell’Eurozona si è allontanata dal target della BCE a dicembre deludendo altresì le attese dell’intero mercato. I motivi della frenata
Eurozona: l’inflazione preliminare di dicembre ha deluso tutte le attese del mercato.
Come si può osservare sul nostro Calendario Economico, il dato su base annua ha lasciato osservare una variazione dell’1,6% che mal si è confrontata con il precedente 1,9%. L’inflazione core preliminare, invece, è rimasta stabile all’1%.
Inflazione Eurozona delude: il perché
Gli analisti avevano previsto una leggera frenata dell’inflazione e si erano detti pronti ad osservare un dato all’1,8%. Le attese iniziali sono state riviste al ribasso dall’1,6% oggi emerso. L’odierna rilevazione sui prezzi al consumo del blocco, tra l’altro, ha mostrato un nuovo deciso allontanamento dal target della BCE fissato al 2%.
A pesare sull’inflazione dell’Eurozona sono stati soprattutto i prezzi dei beni energetici, avanzati di un 5,5% che ha fatto i conti con il 9,1% di novembre. Negativi anche i dati relativi ai settori alimentari, alcool e tabacchi, cresciuti a dicembre di un 1,8% che si è confrontato con l’1,9% del mese precedente. I servizi e i beni industriali non energetici sono rimasti sostanzialmente stabili.
Nello stesso momento in cui sono stati rilasciati i dati sull’inflazione dell’Eurozona hanno fatto il loro ingresso sul mercato anche quelli relativi all’Italia. Neanche l’inflazione del Belpaese è riuscita a risollevare gli animi del mercato: le attese degli analisti sono state totalmente deluse da dati decisamente inferiori rispetto alle attese.
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