L’interesse composto amplifica i guadagni nel tempo in modo esponenziale. Scopri cos’è, come funziona e come calcolare la formula che ha portato al successo grandi investitori come Warren Buffet.
L’interesse composto è un concetto fondamentale nella gestione del denaro e negli investimenti. Warren Buffet, uno dei più grandi investitori del XX secolo, ha raggiunto il suo straordinario successo grazie all’interesse composto, una semplice formula matematica che consente di incrementare i guadagni in modo esponenziale nel corso del tempo. In questa guida, ti spiegheremo in modo chiaro cos’è e come funziona l’interesse composto, come calcolarlo correttamente e dove investire per massimizzare i risultati.
Cosa è l’interesse composto?
L’interesse è il profitto generato dall’impiego di capitale e rappresenta l’importo aggiuntivo che viene pagato oltre al capitale in un certo periodo di tempo. Definisce dunque quanto rende un investimento.
Attraverso questo meccanismo finanziario, i rendimenti generati da un investimento vengono reinvestiti alla fine di ogni periodo, aumentando il montante dell’investimento. Questo significa che gli interessi stessi si sommano al capitale su cui vengono calcolati gli interessi, creando un ciclo di crescita che amplifica il rendimento complessivo.
In pratica, l’interesse composto è un potente strumento che permette di sfruttare appieno il potenziale di crescita degli investimenti nel lungo termine. Questa strategia consente di massimizzare il rendimento complessivo e di ottenere guadagni notevoli nel corso del tempo.
Questa è la formula usata da Warren Buffet per far crescere la sua ricchezza in modo esponenziale: possiamo quindi definire l’interesse composto come una strategia di reinvestimento dei profitti di un investimento.
Interesse semplice e interesse composto: differenza
L’interesse composto offre l’opportunità di ottenere rendimenti più elevati nel medio-lungo termine, a patto di rinunciare a piccole somme nel breve periodo. Mentre l’interesse semplice genera una crescita lineare, l’interesse composto attiva una crescita esponenziale, consentendo di massimizzare i guadagni nel corso del tempo, tenendo conto dei rischi associati a ogni tipo di investimento.
La differenza fondamentale tra interesse semplice e interesse composto risiede nell’effetto di reinvestimento degli interessi. Nel caso dell’interesse semplice, gli interessi generati vengono calcolati solo sul capitale iniziale, senza essere reinvestiti. Al contrario, con l’interesse composto, gli interessi maturati vengono reinseriti nel capitale investito, consentendo di generare ulteriori interessi che si accumulano nel tempo.
Un esempio chiarirà meglio questo concetto.
Supponiamo di aver investito 100 euro al 5% annuo con interesse semplice. Ogni anno gli interessi saranno calcolati sul capitale di 100 euro e saranno sempre pari a 5 euro.
- il capitale iniziale è fisso per tutti i periodi
- gli interessi maturati sono sempre dello stesso importo
- il tasso di interesse è calcolato sempre sul capitale iniziale
Si parla invece di interesse composto quando l’interesse guadagnato alla fine di ogni periodo si accumula nel capitale iniziale, generando nuovi interessi ad ogni scadenza.
- il capitale iniziale aumenta al termine di ogni periodo, sommando gli interessi maturati
- gli interessi crescono nel tempo
- il tasso di interesse si calcola su un capitale variabile
L’effetto straordinario dell’interesse composto è che cresce nel tempo in modo esponenziale e favorisce dunque chi mantiene l’investimento più a lungo nel tempo reinvestendo i rendimenti ottenuti.
L’origine dell’interesse composto
L’origine dell’interesse composto è legata al gioco degli scacchi. Secondo la leggenda, un imperatore persiano costantemente annoiato annunciò un bando promettendo una ricompensa a chi avesse saputo divertirlo. Dopo vari tentativi falliti da parte di cantastorie, maghi e artisti, un mercante si presentò alla corte del re con un gioco chiamato scacchi.
Il re si appassionò al gioco fin da subito e trascorse una notte intera giocando con il mercante. Il giorno successivo, entusiasta del gioco, il re chiese al mercante quale ricompensa desiderasse per averlo distolto dalla noia. Sorprendentemente, il mercante chiese di essere ricompensato con del grano. In particolare, voleva ricevere un chicco di grano per la prima casella, due chicchi per la seconda, quattro per la terza e così via fino alla sessantaquattresima casella.
L’imperatore acconsentì, senza rendersi conto che un chicco di riso raddoppiato 64 volte (tante quante i quadrati della scacchiera) avrebbe raggiunto una quantità enorme che non avrebbe potuto mai soddisfare: 18.446.744.073.709.551.615.
Questa leggenda dei «chicchi di grano» illustra in modo efficace l’effetto esponenziale e sorprendente del crescere delle quantità nel tempo.
Come funziona l’interesse composto
L’interesse composto è il rendimento che si riceve sui precedenti interessi accumulati, generando un effetto moltiplicatore sul capitale iniziale. Rappresenta quindi l’interesse sugli interessi.
Per capire meglio come funziona occorre però analizzare nel dettaglio i fattori che influenzano l’interesse composto:
- la frequenza di compounding,
- il tasso di interesse,
- il periodo di tempo.
La frequenza di compounding, ossia il numero di volte all’anno in cui gli interessi vengono distribuiti, ha un impatto diretto sull’interesse composto. Di solito, l’interesse viene calcolato e distribuito annualmente, semestralmente, trimestralmente o mensilmente, ma può anche essere composto su base quotidiana o in modo continuo. In generale, più frequentemente gli interessi vengono erogati, maggiormente il valore futuro dei vostri soldi si accresce. Ad esempio, se gli interessi vengono calcolati e distribuiti trimestralmente, avrete l’opportunità di reinvestire i guadagni in modo più rapido, consentendo al capitale iniziale di crescere in modo più significativo nel corso del tempo.
Il tasso di interesse è un altro elemento cruciale nell’interesse composto. Tassi di interesse più elevati contribuiranno in modo più sostanziale al valore complessivo di un investimento rispetto a tassi più bassi. Quando si ottengono rendimenti ad un tasso di interesse più alto, l’incremento annuale del capitale sarà maggiore, poiché la percentuale di interesse applicata è più significativa. Pertanto, una differenza anche minima nel tasso di interesse può comportare una differenza considerevole nel risultato finale.
Infine, il tempo svolge un ruolo determinante nell’interesse composto. Maggiore è il periodo di tempo in cui l’investimento rimane attivo, maggiore sarà l’effetto dell’interesse composto sul suo valore. Nel corso di un periodo prolungato, anche un piccolo guadagno annuale può accumularsi in modo significativo grazie all’effetto cumulativo dell’interesse composto. Questo è il motivo per cui gli investimenti a lungo termine possono produrre risultati notevoli rispetto a quelli a breve termine. La combinazione di un periodo di tempo esteso e una frequenza di compounding elevata può amplificare ulteriormente l’effetto dell’interesse composto sul vostro patrimonio.
Come calcolare l’interesse composto
Capitalizzazione semplice
Dal punto di vista matematico, la formula per calcolare il montante nel caso di capitalizzazione semplice, ossia la somma di interessi e capitale finale, è la seguente:
-
- 𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑓𝑖𝑛𝑎𝑙𝑒 = 𝐶 ∙ (1 + 𝑖 ∙ 𝑡)
dove 𝐶 è il capitale iniziale, 𝑖 il tasso di interesse semplice e 𝑡 la durata dell’investimento.
Per esempio, investendo 10.000 euro iniziali con un tasso di interesse annuo del 10%, dopo 10 anni avremmo 20.000 euro calcolato con l’interesse semplice. Dopo 30 anni si raggiungerebbe la somma di 40.000 euro.
Capitalizzazione composta
Diversa invece la formula per calcolare la capitalizzazione degli interessi:
-
- 𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑓𝑖𝑛𝑎𝑙𝑒 = 𝐶 ∙ (1 + 𝑖)^𝑡
dove 𝐶 è il capitale iniziale, 𝑖 è il tasso di interesse composto e 𝑡 è il tempo, che esprime la durata dell’investimento.
Tornando all’esempio di prima, investendo 10.000 euro iniziali con un tasso di interesse annuo del 10%, dopo 10 anni avremmo un montante di 25.938 euro calcolato con l’interesse composto. Dopo 30 anni si raggiungerebbe la somma di 174.494 euro.
Questo esempio conferma che l’effetto dell’interesse composto è maggiore all’aumentare della durata dell’investimento.
La scorciatoia per il calcolo dell’interesse composto
La regola del 72 è una formula semplice e veloce per stimare il tempo necessario per raddoppiare un investimento e per valutare l’impatto approssimativo dell’interesse composto. La formula della regola del 72 è la seguente:
72 / r = Y
Dove r rappresenta il tasso di interesse annuo composto e Y indica il numero di anni necessari per raddoppiare l’investimento.
Ad esempio, considerando un tasso di interesse del 5% e utilizzando la regola del 72, ci vorranno circa 14,4 anni per raddoppiare il denaro. È importante tenere presente che la regola del 72 fornisce solo una stima approssimativa. Nel caso specifico menzionato, il tempo effettivo necessario per raddoppiare il capitale con un interesse composto annuale sarebbe di circa 14,21 anni. Nonostante una leggera discrepanza tra queste cifre, la regola del 72 può essere utilizzata come un metodo semplice per ottenere una stima approssimativa.
È fondamentale sottolineare che la regola del 72 è un’approssimazione e potrebbe non essere altamente precisa in tutte le situazioni. Può essere particolarmente utile quando si desidera una stima rapida e approssimativa del tempo necessario per raddoppiare un investimento o per comprendere l’effetto generale dell’interesse composto. Tuttavia, per calcoli più precisi, è consigliabile utilizzare strumenti finanziari e formule specifiche.
Dove si applica l’interesse composto
Dopo aver appurato che l’interesse composto è una strategia che permette di incrementare il rendimento generato da un investimento, reinvestendo i profitti, vediamo ora qualche esempio per massimizzare i guadagni attraverso l’interesse composto.
Il calcolo dell’interesse composto si applica a moltissimi investimenti finanziari, in particolar modo a quelli di durata pluriennale e a quelle tipologie di investimento o risparmio che pagano un interesse:
- aprire un conto di deposito: sebbene negli ultimi anni sia diventato poco conveniente a causa dei bassi tassi di interesse, questo strumento offre un rendimento periodico a fronte del deposito di una somma.
- investire in obbligazioni che maturano una cedola o interessi a intervalli di tempo periodici reinvestendo i profitti
- investire in azioni nel lungo termine, reinvestendo i dividendi per attivare la capitalizzazione composta. In alternativa si possono scegliere ETF sull’S&P 500 o sul MSCI World
- aprire un fondo pensione aperto o negoziale sin da giovani: un investimento di 5.000 euro all’anno a partire dai 25 anni e un tasso di interesse del 6% annuo permetterebbe di raggiungere un capitale di 400.000 in 40 anni.
- in generale sono da preferire i prodotti di investimento ad accumulazione, cioè che non pagano una cedola periodicamente ma che la incorporano automaticamente nel capitale investito.
- anatocismo: un esempio negativo di applicazione dell’interesse composto. Sebbene sia una pratica vietata dalla legge italiana, può accadere che le banche facciano maturare interessi sugli interessi debitori già dovuti.
I vantaggi dell’interesse composto
L’interesse composto è dunque uno strumento potente per gli investitori. A parità di condizioni è infatti preferibile scegliere strumenti di investimento che scontano l’interesse composto piuttosto che quello semplice.
Investendo costantemente nel tempo una piccola somma, per esempio 100 euro al mese, è possibile costruire una strategia di investimento che dopo 20, 30 o 40 anni restituirà una somma decisamente interessante grazie alla capitalizzazione composta.
Maggiore è la durata dell’investimento e più elevato sarà il capitale finale.
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