Intesa Sanpaolo o Unicredit, quale comprare dopo gli utili?

Claudia Cervi

7 Maggio 2024 - 14:50

Con i titoli bancari in rally al Ftse Mib, molti investitori si domandano quale titolo conviene comprare ora. Ecco cosa dicono gli analisti sui due colossi bancari italiani, dopo le trimestrali.

Intesa Sanpaolo o Unicredit, quale comprare dopo gli utili?

Intesa Sanpaolo o Unicredit, quale comprare dopo gli utili? Intesa ha pubblicato i risultati finanziari venerdì 3 maggio, Unicredit oggi. In entrambi i casi le trimestrali hanno scatenato un’ondata di riflessioni e proiezioni nel panorama finanziario. Gli esperti di KBW si sono espressi in modo deciso, confermando il rating “outperform” su Unicredit, associandovi un target price di 46 euro. Inoltre, non hanno lesinato parole sui positivi risultati ottenuti dall’istituto bancario. I profitti, segnalano, sono cresciuti del 21%, un risultato sorprendente alimentato soprattutto da un miglioramento nei ricavi e negli accantonamenti. Ancora più incoraggiante è il margine di interesse (NII), che ha superato le aspettative del 2%, e le commissioni, in aumento dell’8%. Da non trascurare il robusto Cet 1 ratio, solido al 16,2%, che continua a suscitare fiducia. La guidance per il 2024, migliorata leggermente, conserva una posizione al di sopra del consenso degli analisti.

Equita Sim, non da meno, ha ribadito il rating “buy” per Unicredit, confermando un target price di 38 euro. I risultati del primo trimestre, sostengono gli analisti, hanno superato le attese, grazie a maggiori ricavi, minori accantonamenti per perdite su crediti e oneri sistemici più bassi. Le prospettive per il 2024 non fanno che alimentare ottimismo, aprendo alla possibilità di una revisione al rialzo nei prossimi mesi.

Nonostante l’interesse suscitato da entrambi gli istituti bancari, l’attenzione sembra però concentrarsi maggiormente su Intesa Sanpaolo. Gli investitori si interrogano sulle potenzialità dell’istituto in un contesto economico e finanziario in rapida evoluzione. Dopo i conti, diverse banche d’affari hanno alzato il target price sul titolo, reiterando il buy: Equita Sim ha calcolato un prezzo obiettivo di 4 euro per i prossimi 12 mesi, Jeffries e JP Morgan a 4,10 euro. Più ottimisti gli analisti di Oddo, che indicano un prezzo target di 4,20 euro (outperform) e quelli di Ubs che stimano un fair value a 4,30 euro.

Con i recenti risultati che mettono in evidenza una forte performance, la strada sembra spianata per Intesa Sanpaolo, ma resta da vedere come l’istituto si posizionerà nei prossimi trimestri. Gli investitori avranno certamente un occhio di riguardo per gli aggiornamenti e le nuove proiezioni che potrebbero influenzare l’andamento del titolo nei prossimi mesi.

Intesa Sanpaolo: strategie operative con i Turbo Certificates di UniCredit

Intesa Sanpaolo sta guadagnando oltre il 35% da inizio anno (e il 47% nell’ultimo anno), dimostrando di possedere una forza monstre che potrebbe scardinare anche gli ostacoli presenti a 3,65 circa, picco del 2015. Nel caso di vittoria su questo limite, i target si sposterebbero ben oltre i 4 euro, fino a 4,30 circa, alla base del gap lasciato aperto nel maggio 2008. Se area 3,65 dovesse invece fermare le ambizioni di crescita del titolo, aumenterebbero le probabilità di assistere a un consolidamento sui livelli attuali e fino ai supporti a 3,40 ed eventualmente più in basso verso 3,25 circa.

Grafico giornaliero azioni Intesa Sanpaolo Grafico giornaliero azioni Intesa Sanpaolo Fonte Baha

Per operare long sul Intesa Sanpaolo potrebbe aver senso utilizzare un certificato Turbo Open End di Unicredit con ISIN DE000HD3PCF4. Il certificato ha come sottostante Intesa Sanpaolo e presenta una barriera distante attualmente il 15,39%.

Per operare Short, invece, potrebbe essere appropriato utilizzare il certificato Turbo Open End Short di Unicredit con ISIN DE000HD50WH8, avente una barriera distante il 14,27% come sottostante Intesa Sanpaolo.

Ricordiamo che tale barriera corrisponde a un vero e proprio stop loss, intrinseco nel prodotto, toccato il quale si genera automaticamente la chiusura della posizione.

I certificati Turbo Open End di Unicredit, inoltre, eliminano il problema del limite temporale dall’investimento senza però mantenere la presenza del fastidioso effetto compounding. Sono comunque strumenti finanziari complessi: per le operazioni di trading resta importante settare uno stop loss sulla base delle proprie esigenze e delle giuste regole di money management.

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