Dopo Unicredit, Intesa Sanpaolo alzare il velo sui conti del Q4 e dell’intero 2023, definito «miglior anno di sempre». Analisti ottimisti sul titolo con upside superiore al 20%. Ecco i dettagli.
Intesa Sanpaolo, utile +76%, dividendo e buyback. Cosa aspettarsi sul titolo? Per il Ceo, Carlo Messina, il 2023 è stato il “miglior anno di sempre”, con un utile netto a 7,72 miliardi, in crescita dai 4,4 miliardi di euro del 2022. La stagione delle trimestrali bancarie ha visto Unicredit protagonista, che ieri ha incassato un guadagno di oltre l’8% dopo aver superato le aspettative di profitti e annunciato un massiccio programma di dividendi e buyback di quasi 10 miliardi di euro nel 2024.
Intesa ha concluso il quarto trimestre 2023 con un utile netto di 1,602 miliardi di euro, superiori al consenso Bloomberg pari a 1,56 miliardi di euro. I principali indicatori finanziari, come il Net Interest Income (NII) e le commissioni nette, mostrano una solida performance, anche se gli accantonamenti per perdite si aggirano sui 664,3 milioni di euro. Importante anche la stabilità dei coefficienti di solidità patrimoniale, con il CET1 Ratio fully-loaded e phased-in entrambi al 13,7% e il rapporto costi ricavi al 51%.
Per l’intero anno 2023, il report di Intesa prevede un dividendo per azione di 0,29 euro e un utile netto di 7,9 miliardi di euro, sostenuto da un robusto utile operativo lordo di 25,138 miliardi e un NII di 14,31 miliardi, con un CET1 Ratio fully-loaded al 13,9%.
Gli analisti sono molto ottimisti sul titolo Intesa Sanpaolo. Deutsche Bank lo classifica come “top pick” fra le grandi banche italiane, con aspettative di utili meno colpiti dal calo dei tassi nel lungo termine. Jefferies si concentra sulla distribuzione di capitale, prevedendo un buyback di 1,7 miliardi di euro oltre al pagamento dei dividendi. Anche KBW si aspetta un buyback consistente, mentre Bloomberg Intelligence suggerisce la possibilità di riacquisto di azioni proprie per oltre 1 miliardo di euro grazie a un utile netto eccezionale stimato per il 2023.
Il giudizio complessivo degli analisti su Intesa Sanpaolo è positivo, con 23 buy, 6 hold e nessuna sell. Il target price medio è di 3,529 euro, con un potenziale di rialzo del 22,1%. Il titolo ha registrato un aumento del 21,3% nell’ultimo anno, superando il Ftse Mib del 15,3%.
Intesa Sanpaolo: strategie operative con i Turbo Certificates di UniCredit
Intesa Sanpaolo resta in pressing sui massimi di periodo a 2,90 euro circa in attesa dei risultati finanziari in agenda oggi. Il titolo dovrà rompere con decisione il picco del 2022 a 2,92 euro per estendere il rialzo partito lo scorso autunno in direzione di obiettivi a 3,20 e 3,40 circa. Se invece area 2,90 dovesse frenare i compratori, si aprirebbe lo spazio per una correzione verso almeno 2,70, con un return move sulla trend line che scende dai record del 2015, superata al rialzo a inizio anno.
Per operare long su Intesa Sanpaolo potrebbe aver senso utilizzare un certificato Turbo Open End di Unicredit con ISIN DE000HD0L8G0. Il certificato ha come sottostante Intesa Sanpaolo e presenta una barriera distante attualmente il 17,86%.
Per operare Short, invece, potrebbe essere appropriato utilizzare il certificato Turbo Open End Short di Unicredit con ISIN DE000HD1T4G0, avente una barriera distante il 10,73% e come sottostante Intesa Sanpaolo.
Ricordiamo che tale barriera corrisponde a un vero e proprio stop loss, intrinseco nel prodotto, toccato il quale si genera automaticamente la chiusura della posizione.
I certificati Turbo Open End di Unicredit, inoltre, eliminano il problema del limite temporale dall’investimento senza però mantenere la presenza del fastidioso effetto compounding. Sono comunque strumenti finanziari complessi: per le operazioni di trading resta importante settare uno stop loss sulla base delle proprie esigenze e delle giuste regole di money management.
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