Investimenti: i vantaggi dell’high yield in un contesto di aumento dei tassi

Luca Fiore

21 Novembre 2018 - 17:28

L’investimento in titoli high yield, in un contesto di aumento dei tassi, rileva Michalis Dictsas di SYZ AM, offre ai portafogli numerosi vantaggi, che possono risultare in un rendimento totale positivo.

Investimenti: i vantaggi dell’high yield in un contesto di aumento dei tassi

Due gli aspetti positivi legati all’investimento in obbligazioni high yeld in un contesto di rialzo dei tassi: sono più affini alle azioni che alle obbligazioni, ma con il vantaggio di una volatilità quasi dimezzata, e performano bene anche nei periodi di aumento del costo del denaro, grazie al sostegno di un’economia in espansione, e alla cedola elevata.

Rendimenti simili alle azioni, ma con una volatilità quasi dimezzata

Le fasi economiche caratterizzate da un rialzo dei tassi sono in genere sfavorevoli per gli strumenti a tasso fisso tradizionali. Ma non tutte le classi di attivi a tasso fisso sono uguali. “Il segmento high yield –rileva Michalis Dictsas, Head of Investment Specialist di SYZ AM - presenta tipicamente una correlazione di lungo termine negativa con i Treasury a 5 e 10 anni, mentre al contrario ha una correlazione positiva – superiore a 0,70 – con il comparto azionario”.

Questo significa, rileva l’esperto, “che i rendimenti dei titoli ad alto rendimento sono più simili a quelli delle azioni che a quelli degli strumenti obbligazionari”. Nel medio-lungo termine la performance degli strumenti high yield risulta simile a quella delle azioni, ma con il vantaggio di una volatilità quasi dimezzata.

“Per questo motivo, la presenza in portafoglio di una posizione in titoli ad alto rendimento integrativa o alternativa ad una azionaria può risultare vantaggiosa per gli investitori”. Questo vale anche nella peggiore delle ipotesi, cioè in caso di insolvenza dell’emittente, “dato che i titolari di obbligazioni high yield hanno precedenza sulle azioni nella struttura di capitale”.

Inoltre, in caso di politiche monetarie restrittive, i dati storici hanno mostrato che in presenza di un incremento del costo del denaro gli spread delle obbligazioni high yield si sono ridotti. Il motivo di questo risultato è che “ai ribassi del settore obbligazionario si accompagna in genere un’espansione dell’attività e un miglioramento delle condizioni economiche, fattori che producono un impatto positivo sui fondamentali di credito”. Altrettanto importante è la protezione aggiuntiva dei rendimenti offerta dalle obbligazioni high yield, rappresentata dalle cedole.

L’esperienza passata insegna che il segmento high yield produce buoni risultati nelle fasi di aumento dei tassi, “com’è accaduto l’anno in corso, quando il mercato high yield statunitense ha registrato un rendimento del 2,5% malgrado i ripetuti rialzi dei tassi operati dalla Fed”.

Se a ciò si aggiungono le caratteristiche positive del settore, cioè i tassi di insolvenza ai minimi storici, la riduzione dei coefficienti di indebitamento, l’elevato indice di copertura degli interessi e i bassi livelli di emissioni sul mercato primario, “appare evidente come il settore high yield sia in grado di generare performance positive e di svolgere un’importante ruolo di diversificazione del portafoglio”.

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