Investire su Eni, Enel e UniCredit: consigli e strategie per ottenere la cedola

Claudia Cervi

7 Marzo 2023 - 08:20

Consigli e strategie per investire su un basket composto da Eni, Enel e UniCredit: ecco come ottenere una cedola con i Certificates di Banca Akros anche quando il mercato scende.

Investire su Eni, Enel e UniCredit: consigli e strategie per ottenere la cedola

Parte al rialzo la settimana a Piazza Affari, sostenuta dalle banche, come Unicredit e Banco Bpm, e dalle utilities Eni ed Enel.

L’indice Ftse Mib è ora a 27.949 punti a circa 200 punti dai top di gennaio 2022. Il confronto con questo ostacolo si rivelerà determinante per la definizione dello scenario dei prossimi mesi. La rottura decisa di questo limite metterà il turbo all’indice che potrà così puntare ai 30.000 punti. L’incapacità di superare area 28.200-28.000 potrebbe invece dare il via ad una fase laterale-ribassista in direzione dei 27.000 punti.

L’andamento del mercato sconta l’attesa sulle decisioni delle banche centrali e si preparano ad affrontare un futuro incerto, con la prospettiva di una stretta monetaria che potrebbe limitare l’accesso al credito e rallentare la crescita economica. Tuttavia, se le banche centrali riusciranno a mantenere sotto controllo l’inflazione, il futuro potrebbe essere più roseo di quanto si pensi.

Il presidente della Fed, Powell, sarà presto al centro dell’attenzione, ma gli investitori devono anche tenere d’occhio la riunione della Bce prevista per metà mese.
Christine Lagarde, presidente della Bce, ha espresso la sua opinione sul possibile aumento dei tassi di interesse, indicando che la stretta monetaria nella zona euro potrebbe intensificarsi ancora di più: l’aumento dei tassi di interesse di 50 punti base, ormai quasi certo. Questa mossa sembra essere necessaria per contenere l’inflazione, che potrebbe sfuggire di mano se non vengono presi provvedimenti adeguati.

Indipendentemente dalla direzione che il mercato prenderà, i certificates Equity Premium possono offrire un’opzione di investimento redditizia e senza direzionalità.

Banca Akros, in particolare, propone un certificato per investire sul paniere di titoli di Piazza Affari composto da Eni, Enel e UniCredit.

Le caratteristiche del certificato Equity Premium Autocallable su basket Worst Of

L’esposizione su questi titoli del Ftse Mib si può ottenere tramite il Certificato Equity Premium Autocallable su basket «Worst Of».

Questo strumento finanziario, che presenta codice Isin IT0005531923, fa parte di una serie emessa il 9 febbraio 2022, ma ancora oggi molto interessante.

Questo Certificato di investimento consente di ottenere premi mensili incondizionati pari allo 0,85% almeno fino alla prima data di valutazione di rimborso anticipato, fissata il 31 luglio 2023.

Con i valori iniziali delle azioni Eni, Enel e UniCredit fissati rispettivamente a 13,696 euro, 5,379 euro e 18,302 euro, i livelli barriera sono fissati al 50%:

  • 6,848 euro per Eni;
  • 2,6895 euro per Enel;
  • 9,151 euro per Unicredit.

Come funziona la cedola incondizionata del certificato

Il certificato scade il 7 agosto 2024 ed è accompagnato da 12 finestre mensili di possibile esercizio anticipato: a partire dal 31 luglio 2023 si attiverà infatti un’opzione di rimborso automatico in virtù della quale l’investimento sarà liquidato anticipatamente se in una delle date di valutazione previste l’azione con performance peggiore del basket farà segnare una performance non negativa, cioè chiuderà a un livello almeno pari al 100% al suo valore iniziale. Se in una di queste occasioni tale condizione risulterà verificata, il certificato si estinguerà anticipatamente e sarà rimborsato al suo prezzo di emissione (100 euro).

Sempre con cadenza mensile, a partire dal 7 marzo 2023, il certificato pagherà inoltre un premio mensile incondizionato del valore unitario di 0,85 euro che sarà corrisposto indipendentemente dallo scenario di mercato, quindi anche in presenza di un forte ribasso del sottostante.

Cosa succede a scadenza con questo Certificate

A scadenza, se il certificato non è scaduto anticipatamente, possono verificarsi due situazioni:

  • se il peggiore dei sottostanti ha un valore superiore o uguale al «Livello Barriera» il valore nominale è interamente rimborsato;
  • se il peggiore dei sottostanti ha un valore inferiore al «Livello Barriera» l’investimento comporta una perdita equivalente a quella del peggiore dei sottostanti.

Andamento di Eni, Enel e UniCredit

Eni ha riconosciuto a 13 euro circa una solida base dalla quale reagire alle vendite di febbraio. Le azioni si muovono ora tra due fuochi: il supporto a 13,10 definito dalla media esponenziale a 200 giorni e la resistenza a 13,60 circa. In questo momento è il titolo peggiore del paniere e si muove poco sotto il valore iniziale fissato nel certificato (13,696 euro). In ogni caso fino alla prima data di valutazione (31 luglio 2023) il titolo può muoversi liberamente e il suo andamento non preclude la liquidazione della cedola.

Enel ha interrotto il trend positivo messo in atto dallo scorso autunno e si muove per vie laterali a ridosso della media mobile esponenziale a 200 giorni (a 5,33 euro). Nuovi spunti positivi giungerebbero in caso di ritorno sopra 5,53 euro, per target a 5,65 e 5,83 euro. Sotto 5,15 possibili invece nuovi cali verso 4,90 almeno.

UniCredit continua a dimostrare forza grazie alle prospettive di nuovi rialzi dei tassi. Il titolo ha reagito al test della trend line che sale dal minimo di fine febbraio allungandosi in direzione della resistenza a 19,76 circa. La rottura di questo limite sposterebbe il target sopra i 20 euro, sui massimi di marzo 2016 a 20,70 circa, ed eventualmente fino a 22 euro. Possibili segnali di indebolimento della struttura grafica di breve termine giungerebbero invece sotto 17,80 euro, prologo al test di area 17, lato alto del gap del 31 gennaio.

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