Il XX secolo è stato un buon periodo per i rendimenti azionari, specialmente negli Stati Uniti. Ma non tutti i secoli sono stati altrettanto favorevoli. Lo studio.
Nei corsi di finanza personale, una delle lezioni più conosciute è che investire nelle azioni statunitensi può comportare un rischio considerevole nel breve termine, ma che, nel lungo periodo, un investitore paziente viene ricompensato per quel rischio con rendimenti più elevati.
David Chambers, Elroy Dimson, Antti Ilmanen e Paul Rintamäki analizzano questo e altri schemi nel loro studio “Long-Run Asset Returns” (Annual Review of Financial Economics, 2024, volume 16). Un vantaggio particolare del loro lavoro è che, per loro, il lungo periodo non significa tornare agli anni ’80 o ’50 del Novecento, ma risalire fino al XIX secolo e, a volte, anche oltre.
Sul tema del rendimento azionario superiore a quello obbligazionario nel lungo periodo, scrivono: [...]
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