Secondo le rilevazioni della London Bullion Market Association, le scorte di argento sono drasticamente diminuite, raggiungendo il livello più basso mai registrato.
L’argento, tradizionalmente considerato il «cugino minore» dell’oro nel panorama dei metalli preziosi, sta dimostrando un potenziale sottovalutato che merita un’analisi più approfondita.
Nonostante le discussioni sui mercati finanziari tendano a concentrarsi prevalentemente sull’oro, l’argento ha registrato una crescita di prezzo notevole, con un aumento superiore al 30% dall’inizio dell’anno. Ciò è particolarmente significativo se si considera che, per acquistare un’oncia d’oro oggi, sono necessarie circa 80 once di argento, rispetto alla media degli ultimi vent’anni fissata a 68 once per oncia d’oro. Questa discrepanza suggerisce che l’argento, nonostante il recente apprezzamento, rimane sottovalutato rispetto all’oro.
L’argento ha la peculiarità di svolgere un duplice ruolo nell’economia moderna: da un lato, funge da hedge contro l’inflazione, proprio come l’oro, proteggendo gli investitori nei periodi di incertezza economica e di inflazione crescente. Dall’altro, ha un’applicazione industriale indispensabile, in particolare nel settore delle tecnologie per l’energia pulita. L’argento è infatti un elemento chiave nella produzione di pannelli solari, una tecnologia che sta vedendo una rapida espansione grazie all’aumento della domanda globale di soluzioni energetiche sostenibili. [...]
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