Ires premiale per chi investe, novità per le imprese in Manovra

Nadia Pascale

28 Dicembre 2024 - 10:23

Novità per le imprese che investono, dal 2025 riduzione dell’aliquota Ires di 4 punti percentuali. Ecco cos’è l’Ires premiale per chi investe e come funziona.

Ires premiale per chi investe, novità per le imprese in Manovra

Ires premiale, cos’è e quando si applica? Arrivano le nuove regole.

Nella Legge di Bilancio 2025 prevista l’Ires premiale o mini Ires, si tratta di un particolare sconto che però non spetta a tutte le società ma solo a quelle che investono gli utili in azienda.

L’Ires è L’Imposta sui redditi delle società, è disciplinata decreto legislativo 344 del 2003 ed è entrata in vigore il 1° gennaio 2004 in sostituzione dell’Irpeg. Le novità introdotte dal decreto legislativo 344 hanno poi modificato l’articolo 72 del Tuir, che ora disciplina l’Ires.

Si applica non a tutte le società, sono infatti escluse le società di persone, sono quindi soggetti passivi SPA (Società per azioni), SAPA (Società in accomandita per azioni), SRL (Società a responsabilità limitata), SRLS (società a responsabilità limitata semplificata), enti pubblici e privati, i consorzi, i trust, gli organismi di investimento collettivo del risparmio (Oicr) e gli enti non commerciali (organizzazioni non profit). I soggetti passivi in totale sono circa 1,3 milioni con in gettito fiscale di circa 52 miliardi di euro.
A differenza dell’Irpef (imposta sul reddito delle persone fisiche) che è un’imposta progressiva, si tratta di un’imposta proporzionale con aliquota al 24%. La stessa è stata modificata con la legge di Bilancio 2016, infatti, in precedenza era del 27,6%.

Queste sono le linee generali dell’Ires, ma cosa cambia dal 2025, cos’è l’Ires premiale e a chi dovrebbe essere applicata?

Cos’è l’Ires premiale?

Il testo dell’Ires premiale prevede la riduzione dell’aliquota Ires del 4%, ma non per tutti. Si tratta, infatti, di un meccanismo premiale nei confronti delle società che non distribuiscono utili, o li distribuiscono solo in parte, e li investono nuovamente nell’impresa.

L’Ires premiale viene finanziata con un contributo di 400 milioni di euro a carico di banche e assicurazioni.

La nuova Ires premiale punta al rinnovamento e all’occupazione e mira a ridurre le imposte per chi fa investimenti qualificati, in particolare in beni strumentali e in occupazione.

Requisiti e condizioni per l’Ires premiale o mini Ires

Per ottenere lo sconto sull’Ires con aliquota al 20% e non al 24%, la quota di utili che deve restare in azienda ed essere reinvestita è almeno del 80%, proprio tale elevata percentuale potrebbe costituire un ostacolo alla stessa applicazione.
Per molti potrebbe essere una misura in grado di compensare la cancellazione dell’ACE avvenuta nel 2024 (Aiuto alla crescita Economica).

Gli investimenti che consentono di accedere a questo sconto sono:

  • acquisto di nuovi macchinari, impianti e tecnologie innovative, in modo da ammodernare le aziende e renderle più competitive.
  • le assunzioni, in particolare di giovani, donne e persone che hanno maggiori difficoltà a trovare lavoro;
  • gli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione di prodotto e processo;
  • gli investimenti in sostenibilità ambientale, per aiutare le aziende a diventare più “green” e ridurre il loro impatto sull’ambiente.

Per poter ottenere lo sconto è necessario rispettare alcune condizioni:

  • rinuncia alla cassa integrazione per gli anni 2024 e 2025, ad eccezione dell’integrazione salariale ordinaria corrisposta per eventi transitori e non imputabili all’impresa o ai dipendenti;
  • media degli occupati nel 2025 non inferiore a quella degli anni 2022, 2023 e 2024;
  • un numero di assunzioni con contratto a tempo indeterminato tale che consenta un aumento dell’occupazione in misura pari almeno all’1% del numero di lavoratori dipendenti a tempo indeterminato.

Secondo le prime informazioni trapelate sulla nuova misura, l’Ires premiale riconosciuta per chi assume è cumulabile con la maxi deduzione fino al 130% prevista dal Superbonus assunzioni.

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