Superbonus assunzioni 120%, beneficiari, importi e istruzioni

Nadia Pascale

28 Giugno 2024 - 12:51

Il “Superbonus assunzioni 120%” agevola i datori di lavoro che possono ottenere una maxi-deduzione dal reddito imponibile fino al 130%. Ecco beneficiari e importi del Superbonus assunzioni 120%.

Superbonus assunzioni 120%, beneficiari, importi e istruzioni

Il Superbonus assunzioni 120% riconosce importanti agevolazioni a coloro che assumono personale con contratto a tempo indeterminato. Le misure affiancano quelle previste nel decreto Primo Maggio.

Chi sono i beneficiari e a quanto ammontano gli importi del Superbonus assunzioni 120%? Vediamo le istruzioni in seguito all’emanazione del decreto attuativo del 25 giugno 2024.

Ecco i dettagli di quello che sembra essere uno dei provvedimenti più importanti per le imprese che decidono di assumere personale in modo stabile.

Vediamo cosa prevede il Superbonus assunzioni 120% e chi potrà ottenere l’agevolazione.

Superbonus assunzioni con esonero contributi al 120%

Il Superbonus assunzioni è previsto nell’articolo 4 del decreto legislativo 216 del 30 dicembre 2023.
L’articolo prevede, in favore dei titolari di reddito di impresa ed esercenti arti e professioni, che ai fini della determinazione dei reddito sia riconosciuta una maggiorazione del costo del lavoro ammesso in deduzione nel caso di incremento del numero di lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato. Tale maggiorazione è pari al 20%.
Importo che può essere aumentato al 30% nel caso in cui l’assunzione sia rivolta a soggetti in condizioni di svantaggio.

In poche parole, nel calcolo del reddito di impresa devono essere dedotti i costi sostenuti dall’impresa per i lavoratori. I costi dell’assunzione da portare in deduzione possono essere maggiorati nel caso in cui ci sia un incremento del personale con contratto a tempo indeterminato. A livello pratico, c’è una riduzione della base imponibile e quindi il versamento di meno tasse.

Il decreto legislativo 216 per essere operativo richiede un decreto attuativo adottato di concerto tra Ministro delle Finanze e Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, lo stesso è stato adottato il 25 giugno 2024, quindi, la misura è ad oggi pienamente operativa, ma quali sono le condizioni per accedere al Superbonus assunzioni al 120%?

Superbonus assunzioni 120%, chi può avvalersene?

Le misure ora viste prevedono dei limiti, infatti, si applicano alle imprese che assumono personale, vi deve però essere un incremento reale della forza lavoro.

In particolare l’incremento deve essere valutato sulla base della differenza tra il numero dei lavoratori occupati rilevato in ciascun mese e il numero dei lavoratori mediamente occupati nei dodici mesi precedenti.

Nel caso di contratti di lavoro a tempo parziale il calcolo è fatto in base al rapporto tra il numero delle ore pattuite e il numero delle ore che costituiscono l’orario normale di lavoro dei lavoratori a tempo pieno.

La maxi deduzione si applica per il periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023. Trova applicazione per le assunzioni intercorse tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre dello stesso anno. La misura per ora è valida solo per il 2024.
Dal punto di vista soggettivo il Superbonus assunzioni si applica alle imprese che adottano i principi di determinazione del reddito fissati nell’articolo 54 del Tuir (si tratta dell’articolo in cui sono delineate le regole per la determinazione del reddito da lavoro autonomo e che prevede diverse deduzioni tra cui, appunto, le spese per prestazioni di lavoro).

Nello specifico si tratta di:

  • società (comprese loro stabili organizzazioni nel territorio dello Stato);
  • enti pubblici e privati diversi dalle società, tra cui i Trust;
  • imprese individuali;
  • esercenti arti e professioni.

Affinché tali soggetti possano ottenere il Superbonus assunzioni, è necessario che abbiano esercitato l’attività nei 365 giorni antecedenti il primo giorno del periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 (nel 2023).
Non possono avvalersi del beneficio le nuove imprese.

Non possono ottenere l’agevolazione le imprese che si trovano in uno stato di difficoltà economica e in particolare per le quali siano state attivate procedure previste nel codice della crisi di impresa:

  • liquidazione ordinaria;
  • liquidazione giudiziale;
  • altri istituti liquidatori.

Deve quindi trattarsi di imprese sane.

Superbonus assunzioni: come deve essere valutato l’incremento occupazionale

Il Superbonus 120% ha lo scopo di agevolare le imprese, in forma societaria o individuale, e gli esercenti arti e professioni che favoriscono l’aumento dell’occupazione, ma deve trattarsi di un incremento reale e stabile. Proprio per questo sono fissate precise regole per la valutazione dell’incremento occupazionale.

Il decreto attuativo del 25 giugno se ne occupa all’articolo 4. Qui si precisa che le assunzioni devono essere a tempo indeterminato, intercorrere nel periodo di imposta successivo a quello concluso il 31 dicembre 2023, quindi dal 1° gennaio 2024.

In tale successivo periodo di imposta il numero degli occupati con contratto a tempo indeterminato deve essere superiore a quello mediamente occupato nel periodo di imposta precedente.
Ad esempio, sostituire un dipendente con contratto a tempo indeterminato che ha cessato dal lavoro per pensionamento non porta incremento occupazionale.

Il comma 3 dell’articolo 4 del decreto attuativo specifica i casi in cui le cessazioni dei rapporti non portano un decremento o contrariamente portano un decremento occupazionale:

  • non rilevano i lavoratori dipendenti i cui contratti sono ceduti a seguito di trasferimenti di aziende o rami d’azienda o cessione del contratto ai sensi dell’articolo 1406 del codice civile (vuol dire che tali soggetti non rientrano nel computo dei decrementi occupazionali);
  • non si tiene conto (non rappresenta un decremento) del personale assunto a tempo indeterminato destinato a una stabile organizzazione localizzata all’estero di un soggetto residente;
  • non si tiene conto dei dipendenti assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato precedentemente in forza ad altra società del gruppo e il cui rapporto di lavoro con quest’ultima sia interrotto a decorrere dal 30 dicembre 2023;
  • si tiene conto, invece, dei lavoratori con contratto a tempo determinato, trasformato in contratto a tempo indeterminato;
  • soci lavoratori di società cooperative sono assimilati ai lavoratori dipendenti;
  • i lavoratori dipendenti con contratto di lavoro a tempo parziale rilevano in misura proporzionale alle ore di lavoro prestate rispetto a quelle previste dal contratto nazionale.

A quanto ammonta la maxi deduzione?

Come viene calcolato l’importo da portare in deduzione? Lo stesso corrisponde al minor importo tra il costo effettivo relativo ai nuovi assunti e l’incremento complessivo del costo del personale risultante dal conto economico. Naturalmente a questo devono essere apportate le relative maggiorazioni.

Per la misura saranno utilizzati i Fondi Coesione dell’Unione europea.

Superbonus assunzioni fino al 130%

Il decreto legislativo 216 del 2023 prevede la possibilità di un incremento della maggiorazione per l’assunzione di particolari categorie di soggetti e rimanda al decreto attuativo la misura di tale maggiorazione, nel limite massimo del 10%.

Con il decreto attuativo adottato di concerto tra il Ministro delle Finanze e il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è stata effettivamente adottata proprio tale maggiorazione.
Di conseguenza misura è una superdeduzione pari:

  • al 120 per cento per tutte le assunzioni a tempo indeterminato;
  • al 130 per cento per chi assume lavoratori “svantaggiati” (allegato 1 del DL n. 216/2023).

Rientrano nella categoria dei di lavoratori “svantaggiati”:

  • gli ex percettori di reddito di cittadinanza che bnon hanno i requisiti per l’Assegno di Inclusione;
  • donne di qualsiasi età con almeno due figli di età minore di diciotto anni;
  • donne senza un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi residenti in regioni ammissibili ai fondi strutturali Ue e nelle aree svantaggiate;
  • donne vittime di violenza;
  • giovani di età compresa tra 18 e 24 anni (NEET);
  • disoccupati ultra cinquantenni;
  • Lavoratori residenti nella Zes ( Zona Economia Speciale).

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