È da poco iniziato il periodo per iscrivere gli studenti al prossimo anno scolastico. Ecco quali sono le linee guide dei licei in caso di mancanza di posti. Ecco chi ha la precedenza.
Diritto all’istruzione senza pregiudizi e criteri escludenti. Dovrebbero essere queste le linee guida che ogni liceo e istituto superiore dovrebbe adottare nella formazione delle classi, ma non sempre accade.
Dal 9 gennaio sono cominciate le iscrizioni per il prossimo anno scolastico, quello del 2023/2024 e c’è tempo fino al 30 gennaio 2023 per presentare la domanda. La procedura di iscrizione si svolge completamente online per tutte le classi prime delle scuole statali primarie e secondarie di primo e secondo grado. Nella domanda le famiglie possono indicare al massimo tre istituti: la prima scelta e due alternative. Purtroppo, può capitare, infatti, che nella scuola indicata come prima scelta non ci siano abbastanza posti.
E alcuni dei licei più rinomati del Paese, in previsione di un possibile surplus di domande, hanno già stabilito quali sono i criteri con i quali scegliere chi avrà la precedenza ad entrare nella scuola, un diritto garantito dall’autonomia delle istituzioni scolastiche.
E se la maggior parte segue i consigli del Ministero dell’Istruzione, altri licei hanno adottato addirittura un test d’ingresso, come all’Università, o ancora in un liceo di Roma assume una “rilevanza peculiare” il consiglio orientativo espresso dal consiglio di classe della terza media. Per tale motivo è opportuno fare chiarezza, cercando di capire chi ha la precedenza se non c’è posto. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
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Iscrizioni scuola 2023/2024, chi ha la precedenza: cosa consiglia il Ministero
Sono diversi i criteri che un liceo o istituto di secondo grado potrebbe adottare per comporre le classi e stabilire chi ha la precedenza in caso non ci siano abbastanza posto per tutti gli studenti e le studentesse che hanno fatto richiesta di iscrizione.
Fermo restando che rimane l’autonomia delle istituzioni scolastiche, il ministero dell’Istruzione ha emanato lo scorso dicembre una circolare sulle iscrizioni fornendo alcune indicazioni in caso di iscrizioni in eccedenza, ricordando che i criteri di selezione devo rispondere a “principi di ragionevolezza”, elencandone alcuni.
Tra i criteri consigliati dal Ministero, troviamo la vicinanza territoriale, un criterio che sposa le linee politiche ambientali, consentendo agli iscritti di recarsi a piedi a scuola; ancora quello delle esigenze familiari, per cui è bene dare la precedenza a chi ha già una sorella o un fratello, per facilitare spostamenti e l’acquisto dei libri di testo. Sarebbero invece da evitare per il Ministero l’esito di test d’ingresso e/o valutazione.
E se non ci sarà posto nemmeno nell’ultimo istituto indicato, sarà l’ultima scuola ad affiancare la famiglia nell’individuazione di una diversa istituzione scolastica idonea, accertandosi dell’avvenuta iscrizione.
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Iscrizioni scuola 2023/2024, chi ha la precedenza: i criteri dei licei
Nonostante la circolare del Ministero, rimane il dato fatto che ogni scuola è autonoma e sarà il Consiglio di istituto che stabilire i criteri di precedenza. Ecco, quindi, che numerosi licei hanno adottato criteri diversi e alcuni non rispecchiano il principio di “massima inclusività”. È quindi opportuno conoscere alcuni dei criteri adottati in tutta Italia.
Test di ingresso
Per frequentare il liceo scientifico Volta di Milano gli studenti dovranno dimostrare di essere particolarmente bravi, sottoponendosi a un test d’ingresso che valuterà la preparazione e motivazione degli studenti. Un metodo che rispecchia quello utilizzato nei test di ingresso all’Università, e che vorrebbe rifarsi a quella scala di “merito” che è totalmente escludente e che si adegua a un modello capitalistico, dove viene premiato chi è “già formato”, senza tener conto del background del singolo studente, svuotando - forse - di valore e significato un percorso formativo che deve ancora concludersi e durante il quale si possono facilmente recuperare le “lacune”.
Criterio “di merito”: i voti
Stesso discorso vale per chi utilizza come criterio principale quello della media aritmetica dei voti, come nel caso del liceo superiore Luigi Russo di Monopoli, nel Barese, dove si farà la media dei voti conseguiti all’ultimo scrutinio dell’anno scolastico 2022/2023. Anche in questo caso, con un modello di “merito”, dove sono privilegiati gli alunni con la media più alta. Non che ci sia nulla di male nell’andare bene a scuola, ma il rischio è quello di creare delle aule, se non licei, di classe A e B, aumentando il divario nella formazione scolastica, pregiudicando - a prescindere - il percorso degli studenti, non credendo nelle loro potenzialità.
Criterio della equi-disomogeneità
Non tutti i licei hanno adottato criteri escludenti, anzi alcuni seguono un modello inclusivo. Per questo molti licei seguono il criterio dell’equi-disomogeneità. Come allo scientifico Galeazzo Alessi di Perugia, dove le classi sono formate creando gruppi equamente eterogenei“ rispetto a sesso, scuola di provenienza, giudizio sintetico di licenza media”, garantendo una maggiore equità del sistema scolastico.
Disabilità e ripetenti
Ancora, proprio per non lasciare indietro chi solitamente parte svantaggiato durante i criteri di selezione, il modello seguito dal liceo Leonardo di Brescia e dal Labriola di Napoli, vede dar la precedenza a studenti disabili e i bocciati dell’anno precedente. Nel caso degli studenti ripetenti l’obiettivo è quello di non lasciare che questi possano uscire fuori dal circuito scolastico e “disperdersi”, abbandonando gli studi. Un modello di scuola che non punisce ma tende una mano verso chi trova difficoltà nello studio.
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