Isee 2025, come cambia il calcolo con il nuovo regolamento?

Patrizia Del Pidio

24 Febbraio 2025 - 10:34

Cosa cambia ne calcolo dell’Isee con la pubblicazione del Dpcm? Vediamo le modifiche più importanti e come influiscono sulla determinazione del valore Isee.

Isee 2025, come cambia il calcolo con il nuovo regolamento?

Il nuovo regolamento Isee, Dpcm del 14 gennaio 2025, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 febbraio 2025. La modifica al regolamento è stata resa necessaria per escludere gli investimenti a garanzia statale fino a 50.000 euro.

La novità prevista dalla Legge di Bilancio 2024 prevede l’esclusione dal calcolo dell’Isee di Btp e strumenti di risparmio postale nel limite di 50.000 euro, ma non è stata solo questa la novità che ha portato il nuovo regolamento. Dal calcolo sono esclusi anche i redditi percepiti per la condizione di disabilità ed è prevista anche una esenzione di 7.000 per chi abita in affitto.

Vediamo cosa cambia nel calcolo dell’Isee.

Come cambia il calcolo dell’Isee 2025

Il regolamento Isee influisce sul modello per la Dsu e anche sulla Dsu precompilata messa a disposizione dall’Inps. Per capire come le modifiche saranno attuate, in ogni caso, è necessario attendere le disposizione al riguardo dall’Inps.

Per quel che riguarda il calcolo sono previsti aggiornamenti sul calcolo del reddito dei componenti del nucleo familiare con la specifica esenzione di trattamenti assistenziali erogati per le condizioni di disabilità e l’introduzione di una detrazione apposita, fino a un massimo di 7.000 euro (incrementati di 500 per ogni figlio successivo al secondo) per chi vive in affitto.

Per il calcolo del patrimonio mobiliare, invece, l’esclusione è riferita ai titoli di Stato, buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio postale per un valore fino a 50.000 euro; nel calcolo il patrimonio di riferimento è quello del secondo anno precedente (per il 2025 quello del 2023).

Variazioni Isee corrente

Anche per il calcolo dell’Isee corrente intervengono delle modifiche per quel che riguarda la situazione lavorativa e familiare. Per la situazione familiare si fa una modifica alle condizioni per la considerazione dei coniugi separati che hanno diversa residenza.

Per quel che riguarda la situazione lavorativa l’Isee corrente può essere richiesto se:

  • c’è stata una cessazione del rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato o una riduzione dell’orario lavorativo;
  • se il lavoratore è disoccupato quando presenta la Dsu ma ha lavorato almeno 120 giorni nel 12 mesi precedenti la cessazione dell’ultimo rapporto lavorativo;
  • per i lavoratori autonomi se l’attività è cassata dopo che era stata svolta almeno per 12 mesi.

Nel calcolo dell’Isee corrente sono considerati soltanto i redditi da lavoro o da pensione (o assimilati) percepiti negli ultimi 12 mesi e i redditi da lavoro autonomo seguendo il principio di cassa degli ultimi 12 mesi. Lo stesso vale per i trattamenti previdenziali e indennitaria da cui sono, però esclusi, quelli per i disabili esentasse.

Argomenti

# ISEE
# ISEEU

Iscriviti a Money.it