Il governo israeliano ha firmato un memorandum con l’Egitto e l’UE per avviare l’esportazione di gas anche in Europa attraverso gli impianti GNL egiziani.
Il Ministero dell’Energia israeliano ha recentemente annunciato che nove società, tra cui cinque nuove al mercato israeliano, hanno manifestato interesse nell’ottenere le licenze per l’esplorazione di giacimenti di gas naturale al largo delle coste di Israele. Questa notizia rappresenta un passo significativo per il Paese, portandolo verso l’indipendenza energetica e una maggiore sicurezza nel settore energetico, soprattutto in un contesto di crisi come quella scatenata dal conflitto russo-ucraino.
Le nove società coinvolte nella gara provengono da quattro gruppi distinti, e hanno presentato un totale di sei proposte, mettendo in luce la crescente attrattiva dell’industria del gas naturale in Israele. L’importanza di tali operazioni è indiscutibile, poiché la nazione, fino a poco tempo fa, era fortemente dipendente dall’approvvigionamento energetico estero, ma ora sta diventando un attore sempre più rilevante nel panorama energetico regionale.
Un fattore cruciale in questa crescita verso l’indipendenza energetica è rappresentato dal giacimento di gas naturale Leviathan, valutato a oltre 22 trilioni di piedi cubi di gas. Questa vasta riserva ha attirato l’attenzione di importanti compagnie petrolifere e gasifere internazionali, tra cui il colosso statunitense Chevron, che ha stabilito una collaborazione con aziende locali per sfruttare le immense potenzialità di questo giacimento. [...]
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