Confindustria conferma ancora la stagnazione dell’Italia: ecco cosa manca al Belpaese per riprendersi
La nuova tegola sull’Italia è arrivata da Confindustria, che nel sottolineare ancora la stagnazione del Belpaese ha messo in luce tutti quegli elementi oggi mancanti che potrebbero contribuire finalmente alla crescita.
Viale dell’Astronomia non ha utilizzato mezzi termini, ricordando come oggi l’economia nostrana sia soltanto appena al di sopra dello zero, caratterizzata da un debole aumento dei consumi, da tassi sovrani stabili e ancora da un’occupazione in salita.
Non tutto insomma appare oggi negativo. Per Confindustria, però, finché l’Italia non si impegnerà su alcuni fronti specifici (primo fra tutti quello degli investimenti) l’economia farà fatica a ripartire con il piede giusto.
Confindustria: ecco cosa manca all’Italia
Diversi elementi, ha fatto notare Confindustria, mancano oggi all’Italia e sono proprio questi elementi che potrebbero permettere all’economia tricolore di ripartire. Ad oggi, d’altronde, il livello degli investimenti nella Penisola appare ancora insoddisfacente, mentre il credito sta scendendo.
I rischi, poi, stanno aumentando, mentre le esportazioni stanno avanzando non senza difficoltà a causa delle incertezze future (si pensi soltanto ai dazi degli Stati Uniti pensati contro l’Unione europea).
Il quarto trimestre del 2019, insomma, ha sottolineato ancora una volta la fase di stagnazione in cui è rimasta intrappolata l’Italia. Neanche l’industria è riuscita a far tirare un sospiro di sollievo.
L’occupazione certo è aumentata, ma il fatto che ciò sia avvenuto più velocemente rispetto al PIL ha determinato un calo della produttività dell’1,3% dall’inizio del 2018 in poi.
Più ottimismo sul fronte consumi, giustificato dall’aumento della fiducia dei consumatori. Attenzione, però, poiché le spese secondo Confindustria continueranno ad essere frenate dalla propensione al risparmio degli italiani.
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