L’industria italiana arranca e la produzione del mese di aprile è in calo su tutti i parametri: questo l’ultimo comunicato Istat, a conferma della difficoltà in tutta Europa.
Italia: la produzione industriale ad aprile 2023 ha mostrato un calo del 7,2% lo ha rivelato la nota Istat, mettendo in evidenza un quadro negativo su tutti i livelli di confronto.
Il commento dell’istituto di statistica è chiaro nel definire che “Ad aprile si registra, per il quarto mese consecutivo, una flessione congiunturale dell’indice destagionalizzato della produzione industriale, con diminuzioni estese a tutti i principali comparti. Il quadro è negativo anche su base trimestrale”.
In frenata c’è tutta la produzione industriale in Europa, con la Germania osservata speciale visto che il suo interscambio con la nostra nazione è il primo per importanza. L’industria auto tedesca, cruciale per la nostra componentistica, è in affanno. Così come non brillano la produzione spagnola, che cala mensilmente dell’1,8% e la Francia, con un -0,4% nella sola manifattura.
Industria Italia: produzione negativa ad aprile
Diminuzioni su tutti i confronti per l’industria italiana: l’indice destagionalizzato della produzione industriale è sceso dell’1,9% rispetto a marzo. Nel periodo febbraio-aprile, è calato dell’1,3% rispetto ai tre mesi precedenti e a livello tendenziale il ribasso è stato del 7,2%.
Rispetto ad aprile 2022, i cali maggiori sono nei settori: energia (-12,6%), i beni intermedi (-11,0%) e i beni di consumo (-7,3%).
Istat ha specificato che in crescita annuale sono emersi solo i comparti:
- fabbricazione di mezzi di trasporto (+5,7%);
- fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+2,1%);
- produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+0,6%)
Flessioni forti, invece, su base tendenziale per l’industria del legno, della carta e della stampa (-17,2%), quella della fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-13,6%) e della fabbricazione di prodotti chimici e nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-10,9% per entrambi i settori).
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