Indicazioni preoccupanti quelle che arrivano dal report Istat relativo l’andamento dei consumi.
Nel 2018 i consumi delle famiglie residenti in Italia hanno fatto registrare la prima contrazione dal 2013. A dirlo è l’istituto nazionale di statistica.
L’anno scorso la spesa media mensile delle famiglie si è attestata a 2.571 euro mensili, sostanzialmente invariata rispetto al 2017 (+0,3%), quando era cresciuta dell’1,6% sul 2016. Il dato si conferma lontano, quasi 70 euro, dai livelli del 2011 (2.640 euro mensili).
Considerando la dinamica inflazionistica, che nel 2018 si è attestata all’1,2%, il dato, calcolato quindi in termini reali, ha fatto segnare un rosso dello 0,9%. Si tratta del primo segno meno degli ultimi cinque anni.
Italia: consumi stabili nei livelli medio-bassi
“Poiché la distribuzione dei consumi è asimmetrica e maggiormente concentrata nei livelli medio-bassi, la maggioranza delle famiglie ha speso un importo inferiore al valore medio”, rileva l’Istat.
Se si osserva il valore mediano, ovvero il livello di spesa per consumi che divide il numero di famiglie in due parti uguali, il 50% delle famiglie residenti in Italia ha speso nel 2018 una cifra non superiore a 2.153 euro, invariata rispetto ai 2.154 euro del 2017.
Italia: la casa si conferma prima fonte di spesa
A livello geografico, come è logico attendersi, livelli maggiori si registrano nel Nord-ovest (2.866 euro), nel Nord-est (2.783) e nel Centro (2.723 euro). Il dato registra un calo andando in direzione del meridione, con il Sud a 2.087 euro e le Isole a 2.068 euro.
Per quanto riguarda la composizione della spesa, l’abitazione si conferma al primo posto con oltre un terzo del totale (35,1% della spesa totale). A seguire troviamo la spesa per prodotti alimentari e bevande analcoliche (18%) e da quella per trasporti (11,4%).
Italia: Confesercenti, evitare procedure infrazione e manovrine
La dinamica dei consumi interni, rileva l’Ufficio Economico Confesercenti, rappresenta la fotografia “di un’economia che ancora non riesce ad uscire dallo stagno e che ha bisogno di stimoli forti per riuscire a riprendersi”.
In questo quadro difficile, “si sta aprendo con la Ue una trattativa particolarmente delicata”.
Per la presidente dell’Associazione, Patrizia De Luise, “occorre trovare soluzioni condivise, evitando procedure di infrazione ma allo stesso tempo allontanando con decisione la prospettiva di ‘manovrine’ o aumento IVA, che farebbe diventare il calo dei consumi un vero e proprio crollo”.
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