Italia: le vendite al dettaglio di marzo sono crollate. Alcuni settori, però, sono stati più colpiti di altri
Italia: le vendite al dettaglio di marzo hanno messo a segno una flessione del 20,5% su base mensile, come si può osservare sul nostro Calendario Economico e, soprattutto a fronte del precedente +0,9%.
Il dato su base annua, invece, ha lasciato osservare un -18,4% che ha fatto i conti con l’ultimo +6,1%.
Tracollo vendite al dettaglio: i prodotti più colpiti
Nell’ultimo report pubblicato questa mattina, l’Istat ha parlato di come il coronavirus abbia avuto un impatto profondo ed esteso sull’economia italiana, e anche di come l’intero globo sia stato messo con le spalle al muro dell’emergenza.
“Lo scenario economico internazionale, a causa del perdurare della pandemia di Covid-19 e delle relative misure di contenimento, continua a essere eccezionalmente negativo.”
A marzo (e rispetto al mese precedente) a determinare il crollo delle vendite al dettaglio sono stati i beni non alimentari (-36,0% in valore e -36,5% in volume).
Stessa tendenza su base annua, dunque a confronto con marzo 2019, dove i non alimentari sono affondati del 36% sia in valore che volume.
Gli italiani, si legge nel report Istat, hanno abbandonato soprattutto alcune categorie di prodotti fra cui:
- abbigliamento e pellicceria: -57,1%
- giochi, giocattoli, sport e campeggio: -54,2%
- calzature, articoli in cuoio e da viaggio: -54,1%
Minore, invece, la flessione osservata sull’acquisto di prodotti farmaceutici (-6,3%).
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