Le Junior Enterprise: occasioni di crescita personale e lavorativa

JEBO

02/06/2022

Non è facile per gli studenti affrontare il mondo del lavoro. Le JE potrebbero essere un ponte solido e sicuro, ecco perché.

Le Junior Enterprise: occasioni di crescita personale e lavorativa

Università e lavoro: come affrontare il fragile ponte che congiunge questi due mondi? “Cercasi apprendista con esperienza”, è la frase di accoglienza che spesso gli studenti si ritrovano fuori dalla porta dell’azienda a cui hanno fatto domanda, dopo numerosi anni di studio e di impegno.

Il mondo del lavoro difficilmente accoglie al meglio i laureati, piuttosto ospita chi ha già lavorato. In altre parole, c’è bisogno di esperienza. E dove praticarla, se non in una Junior Enterprise?

Ma che cos’è una Junior Enterprise?

Una domanda che si sente spesso tra i corridoi universitari e a cui è difficile rispondere, dando una visione completa della sua funzione. Le persone che non ne fanno parte o che non la vivono da vicino, hanno un turbinio di domande e fraintendimenti legati alla natura di queste associazioni. “Quindi non ti pagano?”, “Ma è un lavoro?”, “Ma è un’opera di volontariato?”, "Perché lo fai?”.

Queste sono solo pochissime delle molte domande che un JEur riceve durante il giorno.

Quindi, come descrivere questo concetto al meglio?
La definizione standard recita che una Junior Enterprise non è altro che un ente, un’associazione no profit gestita interamente da studenti, che offre servizi di consulenza di vario tipo, a seconda del campo di competenza della Junior, ad aziende o privati.

Molti si sarebbero già fermati alla paradossale combinazione tra “associazione” e “servizi offerti” per entrare in una nuvola di confusione.

Dunque per dare maggiore chiarezza, spesso si può ricorrere al confronto con cosa non è una Junior Enterprise.

In altre parole, essa è definita come pseudo azienda: a differenza di quest’ultima però, non c’è un guadagno economico per le ore dedicate, proprio perché i componenti di una Junior non sono definiti lavoratori. L’obiettivo non è il compenso monetario, non è il sostentamento economico bensì l’apprendimento, la voglia di mettersi in gioco, di esprimere se stessi con la possibilità di sbagliare, in modo tale da migliorarsi e crescere.

Si tratta di studenti che stanno affrontando un percorso universitario e provano a mettere in pratica quanto stanno imparando nelle aule accademiche.

Paolo Brillante, ex presidente di JE Italy - la Confederazione Italiana delle Junior Enterprise- definisce le Junior Enterprise come delle realtà con una doppia anima: uno spirito aziendale sempre pronto ad accogliere le richieste del cliente e a cercare di realizzarle nel migliore dei modi e uno spirito associazionistico che porta una forte coesione e intensità tra i vari membri che ne fanno parte (Fonte: Blog Jade Italia).

Queste associazioni sono diffuse in tutto il mondo: in Europa se ne contano 365, le quali sono coordinate e riunite sotto JE Europe, che ha sede centrale a Bruxelles. Quest’ultima ha il compito di far crescere, migliorare e consolidare il network europeo. A un macrolivello troviamo invece JE Global, che rappresenta più di 50000 Junior Entrepreneur in 44 Paesi: promuove il concetto di Junior Enterprise in 4 diversi continenti.

Cosa si fa in una Junior?

Le JE Italiane realizzano progetti per aziende, privati, Startup e piccole o medie imprese, che variano a seconda del settore di competenza: JEBO, la Junior di Bologna, ad esempio, offre servizi di digital marketing; JETop, invece, la Junior del Politecnico di Torino è più improntata a fornire servizi di web agency e design. Ognuna è organizzata in Aree, ad esempio Area Sales, Area Legal, Area HR e altre a seconda dei servizi offerti, come una vera e propria azienda.

Ogni anno, complessivamente, le Junior italiane portano a termine una media di 190 progetti che includono ambiti come Analisi e Ricerca di Mercato, Marketing, Organizzazione di Eventi, Consulenza IT, servizi di Comunicazione, servizi legali e di consulenza finanziaria.

Junior come bussola per il tuo futuro

Come tutte le esperienze, anche questa è un altro indumento rilevante da inserire nel nostro bagaglio di vita, che trasciniamo lungo le strade di passaggio da un luogo a un altro, e che sempre ci porteremo a presso.

Le JE sono delle occasioni di vita: è un modo per scoprirsi e per scoprire, per acquisire forza e fiducia in noi stessi e negli altri. Questo perché sono un agglomerato di esperienze che mettono alla prova il singolo individuo ogni giorno. Momenti che permettono lo sviluppo di soft skills come il problem solving, team working, critical thinking, time management, public speaking e di hard skills come imparare a utilizzare dei software, dei tool e altri strumenti più specifici sempre a seconda del settore di appartenenza di una JE.

Cosa si porta a casa un JEur

Tale esperienza permette di guardare più da vicino il mondo del lavoro, di provare a toccarlo, di capire quale approccio utilizzare, di entrare in sintonia con esso. Tutto questo avviene in parallelo allo studio universitario, in quanto il primo requisito per appartenere a una JE è quello di essere immatricolati sotto un ateneo universitario.

Infatti, una delle prime competenze che si apprende è il time management: sapersi organizzare e gestire il proprio tempo è fondamentale.

Oltre alle Junior Enterprise sono diffuse altre associazioni che permettono la crescita personale e lavorativa. Agli studenti non resta altro che tuffarsi in queste occasioni e mettersi alla prova. Le Junior Enterprise potrebbero rappresentare un ponte più solido per atterrare nel futuro lavorativo.

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# Lavoro

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