Il maxidebito generato (anche) per l’acquisto di Cristiano Ronaldo avrebbe creato frizioni all’interno della famiglia-azienda Juventus. Abbiamo analizzato gli ultimi bilanci della società e il prospetto informativo del CR7 Bond per far più chiarezza sui rischi
Secondo quanto emerso ieri dal sito Dagospia l’acquisto di Cristiano Ronaldo non ha avuto solo risvolti positivi alla Juventus, anzi. L’arrivo del campione portoghese avrebbe aggravato la situazione debitoria della società, che ora veleggia sui 500 milioni di euro di debiti, ed avrebbe generato frizioni all’interno della famiglia-azienda Elkann e Agnelli.
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Il calcolo delle passività in bilancio alla Juventus comprende anche i 175 milioni generati dall’obbligazione non convertibile a tasso fisso emessa il 13 febbraio scorso, ribattezzata a livello mediatico «Ronaldo Bond» o «CR7 Bond».
Con una cedola fissa annuale pari al 3,375%, l’obbligazione Ronaldo della Juventus ha inizialmente raccolto adesioni per oltre 250 milioni di euro. Ma a distanza di più di quattro mesi dal’emissione è scoppiato il caso sui contrasti fra il presidente dei bianconeri Andrea Agnelli ed il cugino John Elkann, che con la holding Exor controlla il 63,77% delle azioni Juventus.
Secondo i più vicini all’ambiente bianconero l’acquisto di Ronaldo finanziato poi, almeno in parte, dall’emissione di nuovo debito sarebbe stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso fra i due cugini Agnelli ed Elkann. Vediamo da vicino i veri dettagli, le caratteristiche più importanti e soprattutto i rischi da conoscere sul bond Juventus.
La storia del Ronaldo bond
Tornando a Torino, il problema del debito della Juventus non è di certo nuovo alla cronaca: lo scorso 13 febbraio, la società bianconera ha collocato un bond non convertibile a tasso fisso per 175 milioni di euro. Il prezzo di emissione è stato di 99,436 e la scadenza è fissata al 19 febbraio 2024.
Con una cedola fissa annuale al 3,375%, l’obbligazione ha raccolto domande per oltre 250 milioni di euro. Il corporate bond ha debuttato alla Borsa di Dublino ed è quotato sull’EuroTLX. Il taglio minimo per l’acquisto non si adatta però a tutti i portafogli, visto che è pari a 100mila euro.
L’obiettivo del Ronaldo bond è quello di aiutare l’azienda a ripagare l’ingente carico di costi che ha dovuto sostenere per acquistare il fuoriclasse portoghese, aggravando la posizione debitoria della società. Bisogna infine ricordare che l’obbligazione è del tipo senior unsecured e priva di rating.
I rischi dell’obbligazione Juventus
Ripartizione del debito finanziario di Juventus FC; fonte dati: Juventus FC.
Al 30 giugno 2018 (un anno esatto fa) l’indebitamento finanziario netto della Juventus era di 309,8 milioni di euro. Sei mesi dopo, al 31 dicembre scorso, tale cifra è lievitata a 384,3 milioni di euro. Per il dato ufficiale al 30 giugno di quest’anno occorrerà attendere il prossimo Cda Juventus in calendario per la seconda decade di settembre ma si può già ragionevolmente aggiungere a tale cifra quella del bond emesso a febbraio.
Pertanto è lecito attendersi che, come anticipato da Dagospia, l’indebitamento finanziario netto della Juventus a metà anno possa superare di gran lunga i 500 milioni di euro. Praticamente nel giro di un anno l’arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juventus ha fatto aumentare almeno dell’80% l’indebitamento finanziario netto del club.
D’altronde il prospetto informativo dell’obbligazione CR7 contemplava il rischio derivante dalla sostenibilità del debito. Così recita il prospetto (tradotto dall’inglese):
«La significativa leva finanziaria può rendere difficile per la Juventus sostenere il suo debito, inclusi i bond, e gestire la sua attività sociale». E avverte: «La Juventus non può assicurare che sarà in grado di rifinanziare o ripagare tutto il suo debito, inclusi i bond, a condizioni commerciali ragionevoli o del tutto».
All’interno del prospetto è presente anche un elenco delle banche verso le quali la Juventus al 30 giugno 2018 aveva debiti finanziari: Credito Sportivo (37 milioni), Popolare di Milano (14,7 milioni), Mps, Banca del Piemonte, Ubi banca (51,7 milioni in totale), FactorIt (Popolare di Sondrio, 50 milioni), Unicredit Factoring (80 milioni) e Ifis (30,1 milioni).
Come sta andando il Ronaldo bond in Borsa?
Dall’avvio degli scambi, le quotazioni del Ronaldo bond non hanno di certo avuto vita facile. I prezzi sono velocemente scesi fino ad un minimo di 95,052 (un calo del 4,22%) per poi riprendere quota e riportarsi poco al di sotto della parità, a 99,212.
Bond Juventus a 5 anni, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Osservando il grafico e applicando l’analisi tecnica, si osserva come i corsi siano sostenuti da un supporto dinamico ottenuto collegando i minimi del 4 marzo a quelli del 17 aprile 2019. Per un rialzo più marcato però, le quotazioni dovrebbero effettuare il breakout di quota 99,2540, dove gli attacchi degli acquirenti sono sempre stati respinti.
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