Crescita delle spese militari e corsa agli armamenti: un nuovo equilibrio geopolitico o una minaccia alla stabilità? Il generale Marco Bertolini analizza le strategie europee.
Negli ultimi anni, l’Unione Europea ha accelerato il passo verso una difesa comune, rafforzando i propri investimenti nel settore militare e aumentando il coordinamento tra gli Stati membri. Un processo che ha subito un’accelerazione ulteriore con le recenti dichiarazioni della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, la quale ha sottolineato la necessità di un’Europa più forte e armata per affrontare le sfide globali. Ma qual è il vero obiettivo di questa corsa agli armamenti? Si tratta di una legittima strategia per garantire la sicurezza del continente o c’è il rischio concreto di un’escalation militare incontrollata?
L’incremento delle spese per la difesa in Europa non è un fenomeno isolato: dall’invasione russa dell’Ucraina nel 2022, i governi europei hanno adottato una politica di rafforzamento della propria capacità militare, sia a livello nazionale che nel quadro della NATO. Tuttavia, questa svolta solleva interrogativi cruciali. Un’Europa più armata significa maggiore indipendenza strategica o una dipendenza crescente dalle dinamiche della guerra? E soprattutto, quale impatto avrà questo processo sui futuri equilibri geopolitici?
Per rispondere a questi interrogativi, abbiamo invitato in diretta il generale Marco Bertolini, già comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze e della Brigata Paracadutisti “Folgore”. Con lui analizzeremo i recenti sviluppi della politica di difesa europea, cercando di comprendere se la strada intrapresa sia quella di una reale sicurezza o se stiamo assistendo alla nascita di un nuovo paradigma militare che potrebbe sfuggire di mano.
Marco Bertolini
Marco Bertolini è un Generale di Corpo d’Armata con una lunga e prestigiosa carriera nelle Forze Armate Italiane. Attualmente ricopre la carica di Presidente dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia, ruolo che gli consente di valorizzare e promuovere la tradizione e i valori dei reparti aviotrasportati.
Nel corso della sua carriera ha guidato alcuni dei reparti più prestigiosi dell’Esercito Italiano. È stato al comando del 9° Reggimento d’Assalto Paracadutisti «Col Moschin», unità d’élite delle Forze Speciali, e successivamente della Brigata Paracadutisti «Folgore», uno dei reparti più emblematici dell’Esercito. Ha poi assunto la guida del Comando Interforze per le Operazioni delle Forze Speciali (COFS), organo responsabile del coordinamento delle unità speciali delle diverse Forze Armate, e successivamente del Comando Operativo di Vertice Interforze (COI), incarico di massimo rilievo strategico nelle operazioni militari nazionali e internazionali.
Ha maturato un’ampia esperienza operativa partecipando a missioni in diversi scenari di crisi, tra cui Libano, Somalia, Balcani e Afghanistan, contribuendo in maniera determinante alla pianificazione e alla conduzione di operazioni di stabilizzazione, contrasto al terrorismo e peacekeeping.
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