Con l’Europa che ora pianifica di imporre tariffe per escludere i cereali dalla Russia, il commercio turco potrebbe diventare ancora più cruciale.
Il successo della Turchia come esportatore di grano duro ha risparmiato agli amanti della pasta un altro anno di aumento dei prezzi e il paese è pronto a rimanere una fonte cruciale dell’ingrediente tanto prezioso nella cucina mediterranea.
In rotta per diventare il secondo esportatore mondiale di grano duro nel biennio 2023/24, la Turchia ha contribuito a colmare il vuoto di approvvigionamento causato dalla seconda siccità in tre anni nel principale fornitore, il Canada, e ha frenato un’impennata dei prezzi osservata all’inizio della stagione.
Le scorte globali di grano duro sono previste ad un minimo degli ultimi tre decenni in questa stagione, secondo il Consiglio Internazionale dei Cereali, un organismo intergovernativo. Ma le spedizioni turche hanno evitato una carenza immediata e mantenuto il grano duro in linea con la riduzione dei prezzi mondiali dei cereali di base. [...]
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