Sebbene gli Stati Uniti detengano una posizione dominante nella corsa verso l’intelligenza artificiale, è interessante notare come l’Europa stia emergendo con nuovi protagonisti nel settore.
In pochi mesi dalla sua fondazione, avvenuta nell’aprile del 2023, Mistral AI, una startup francese nel campo dell’intelligenza artificiale, ha raggiunto un traguardo notevole con la sua seconda raccolta di fondi, ammontante a centinaia di milioni di euro. Fondata a maggio da personalità emergenti del settore AI, la società ha annunciato nei giorni scorsi di aver raccolto 385 milioni di euro, posizionandosi così come una delle due aziende leader dell’intelligenza artificiale in Europa. Questo recente finanziamento, che segue i 105 milioni già ottenuti a giugno, porta la valutazione di Mistral AI a circa 2 miliardi di dollari, secondo stime di fonti finanziarie. Tale valutazione inserisce la startup nel novero delle unicorni francesi, definizione che si riferisce alle imprese tecnologiche valutate oltre un miliardo di euro.
Questo sviluppo significativo nel panorama dell’intelligenza artificiale europea avviene in un momento cruciale, con l’Unione Europea che ha recentemente raggiunto un accordo su un quadro normativo futuro per il settore, cercando di equilibrare la regolamentazione senza ostacolare l’innovazione. La Francia e la Germania, in particolare, erano preoccupate che una regolamentazione troppo stringente potesse soffocare sul nascere le loro promettenti aziende emergenti.
Arthur Mensch, CEO di Mistral AI, ha dichiarato in un comunicato stampa: “Dal momento della fondazione di Mistral AI ci siamo posti un obiettivo ambizioso: diventare un leader europeo con una portata globale nel campo dell’intelligenza artificiale.” Questo obiettivo sembra essere ben avviato, con Mistral AI che si posiziona al fianco della tedesca Aleph Alpha, l’unica altra azienda europea dell’IA che ha beneficiato di un finanziamento paragonabile, avendo raccolto quasi 500 milioni di euro all’inizio di novembre. La raccolta di fondi per Aleph Alpha in Germania era stata guidata da importanti industriali tedeschi (Bosch, Lidl, Burda) e sostenuta da investitori internazionali. Robert Habeck, ministro tedesco dell’Economia, aveva sottolineato l’importanza di tale iniziativa per “garantire la nostra sovranità nel settore dell’intelligenza artificiale”. [...]
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA