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Secondo le stime della Commissione europea, l’Italia registrerà una crescita del Pil nel 2024 dell’0,7%, inferiore all’0,9% previsto inizialmente da Bruxelles e molto al di sotto dell’1,2% indicato dal governo Meloni nella Nadef di settembre. Questa discrepanza potrebbe portare l’Italia verso una procedura di infrazione entro fine giugno, se le stime si confermassero.
Giorgia Meloni avrà quindi tempo fino a luglio per affrontare eventuali manovre correttive, con il governo già impegnato nella vendita di alcune quote di Poste Italiane. Tuttavia, potrebbe essere necessario considerare misure simili per Eni o altre aziende strategiche.
Inoltre, il governo potrebbe affrontare un buco di bilancio di almeno 10 miliardi di euro, secondo le stime, con la possibilità che la cifra sia ancora più elevata a causa della complessa situazione geopolitica internazionale.
Il 2024 sarà l’anno della manovra correttiva?
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