Oro da record nella sessione asiatica oggi: il metallo prezioso ha raggiunto i massimi storici in un contesto di rinnovate incertezze. Cosa succede nei mercati e perché i lingotti brillano?
Il protagonista assoluto dei mercati oggi è l’oro.
Nella sessione asiatica, le azioni della regione scambiano contrastanti mentre il metallo prezioso ha toccato massimi storici sopra i 2.100 dollari. Nel dettaglio, il prezzo dell’oro ha raggiunto il livello record di 2.144 dollari all’inizio di questa giornata di negoziazioni.
L’impennata è stata innescata da crescenti scommesse su un taglio dei tassi da parte della Fed a marzo e da nuove preoccupazioni geopolitiche causate dall’alta tensione tra gli Houthi yemeniti e gli Stati Uniti e dalla guerra Israele-Hamas.
Negli scambi asiatici, il più ampio indice MSCI delle azioni dell’area Asia-Pacifico al di fuori del Giappone è cresciuto dello 0,3%, guidato dai guadagni in Corea del Sud e Australia. Il Nikkei giapponese è sceso dello 0,6% mentre lo yen ha ampliato i recenti guadagni. Le blue chip cinesi sono scese dello 0,5% e Hong Kong ha perso oltre l’1%.
In questa incertezza azionaria, il balzo dell’oro ha sorpreso e catturato tutta l’attenzione degli investitori in questo inizio di dicembre dei mercati.
Oro da record: cosa succede al metallo prezioso?
Il prezzo dell’oro è aumentato di oltre il 3% nei primi scambi di lunedì 4 dicembre, superando il precedente massimo storico raggiunto il 7 agosto 2020, prima di ridurre la maggior parte di questi guadagni.
Il rally dei lingotti in corso dall’inizio di ottobre si è rafforzato venerdì, quando i commenti del presidente della Fed, secondo il quale la politica monetaria si trova ora in un territorio restrittivo al punto giusto, hanno stimolato un calo del dollaro e dei rendimenti del Tesoro, un fattore positivo per l’oro non fruttifero.
Il prezzo metallo prezioso ha anche beneficiato di un nuovo impulso verso i beni rifugio, sulla scia dei rischi geopolitici emersi tra lo Yemen e gli Stati Uniti durante il fine settimana. Domenica l’esercito americano ha dichiarato che i ribelli Houthi yemeneti hanno lanciato missili balistici e colpito tre navi commerciali nel Mar Rosso. Per rappresaglia, una nave da guerra americana ha abbattuto tre droni durante l’assalto durato ore.
Queste tensioni si aggiungono al conflitto tra Israele e Hamas, con la tregua già finita. L’esercito israeliano ha ripreso le operazioni di combattimento a Gaza. Il prezzo dell’oro è considerato un tradizionale bene rifugio e tende a beneficiare dell’escalation delle tensioni geopolitiche.
Tuttavia, gli analisti fanno notare che un altro asset rifugio, il dollaro statunitense, non riesce a trarre ispirazione dalle minacce geopolitiche poiché le scommesse per un taglio dei tassi di interesse della Fed a marzo aumentano, con i mercati che scontano una probabilità fino al 60% di una diminuzione del costo del denaro in primavera.
In questa cornice, l’oro ha ricevuto la spinta necessaria per brillare più di altri asset. Solitamente, durante i periodi di incertezza economica e geopolitica, i lingotti sono appetibili grazie al suo status di affidabile riserva di valore.
Infine, un recente sondaggio del World Gold Council (WGC) ha rivelato che il 24% di tutte le banche centrali intende aumentare le proprie riserve auree nei prossimi 12 mesi, poiché sono sempre più pessimiste riguardo al dollaro Usa come attività di riserva. Questa notizia incoraggiante è stata di buon auspicio per il prezzo dell’oro.
Cosa aspettarsi sull’oro?
Heng Koon How, stratega di UOB ha stimato che i prezzi dell’oro potrebbero raggiungere i 2.200 dollari entro la fine del 2024: “Il previsto ritiro sia del dollaro che dei tassi di interesse nel 2024 è un fattore chiave positivo per l’oro”.
Bart Melek, responsabile delle strategie sulle materie prime presso TD Securities, prevede che il metallo prezioso raggiungerà una media di 2.100 dollari nel secondo trimestre del 2024, con forti acquisti da parte della banca centrale che fungeranno da catalizzatore chiave per aumentare i prezzi.
Probabilmente si paleserà anche una svolta politica da parte della Fed nel 2024, ha aggiunto. Tassi di interesse più bassi tendono a indebolire il dollaro e un dollaro più debole rende l’oro più economico per gli acquirenti internazionali, aumentando così la domanda.
Secondo Fxstreet, guardando al futuro, resta da vedere se il prezzo dell’oro troverà un nuovo slancio per riprendere il rialzo, poiché il dollaro Usa potrebbe trarre sostegno dalle tensioni geopolitiche in Medio Oriente. Il prezzo dell’oro rimarrà in balia delle dinamiche del biglietto verde e delle aspettative della Fed, mentre i rendimenti dei titoli del Tesoro Usa prendono una pausa dal recente sell-off.
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