L’attesa per la prima mossa Fed sul taglio dei tassi aumenta: cosa farà la banca centrale e perché rischia di commettere un grave errore? L’opinione degli esperti.
Un taglio dei tassi di interesse di 50 punti base - per alcuni analisti possibile - da parte della Federal Reserve questo mese potrebbe spaventare i mercati finanziari e inviare un messaggio sbagliato su un rischio imminente di recessione.
Questo il commento di George Lagarias, economista di Forvis Mazars. La sua previsione è di una diminuzione di 25 pb del costo del denaro nel meeting del 17-18 settembre. Una mossa più aggressiva in termini di allentamento sarebbe un grave errore secondo l’esperto.
Il tasso di interesse di riferimento della Fed, che influenza gran parte degli altri tassi pagati dai consumatori, è attualmente fissato in un intervallo compreso tra il 5,25% e il 5,5%. Finora la banca centrale Usa, a differenza di Bce e BoE, è rimasta cauta sui tagli e non ha ancora inaugurato la svolta accomodante.
In generale, gli analisti affermano che l’esito più probabile della prossima riunione della Fed è un taglio dei tassi di 25 punti base, anche se i recenti dati economici sembrano aver rafforzato la tesi a favore di una decisione più determinata.
I dati pubblicati mercoledì hanno mostrato che a luglio le offerte di lavoro negli Stati Uniti sono scese al livello più basso degli ultimi 3 anni e mezzo, in quello che è stato visto come un altro segnale di debolezza del mercato del lavoro. L’aggiornamento di giovedì ha inoltre evidenziato che le buste paga private sono cresciute di circa 99.000, ben al di sotto delle aspettative.
Dinanzi a segnali di cedimento del lavoro, il 41% degli operatori ora stima un taglio di 50 punti base, stando alle indicazioni dello strumento FedWatch del CME Group. Un calo di tale entità, però, sarebbe un errore secondo Lagarias, capace di innescare un nuovo allarme sui mercati.
Fed: un taglio tassi da 50 pb è un errore, ecco perché
“Non vedo l’urgenza di un taglio di 50 [punti base]. Quest’ultimo potrebbe infatti inviare un messaggio sbagliato ai mercati e all’economia. Potrebbe inviare un messaggio di urgenza e, sapete, potrebbe essere una profezia che si autoavvera”: con questo avvertimento su Cnbc Lagarias ha espresso la sua preoccupazione su una possibile mossa più avventata della Fed a settembre.
In sintesi, una diminuzione così ampia del costo del denaro si tradurrebbe nella convinzione che gli Usa stiano in recessione. Una situazione che, a detta dell’economista, non è verosimile.
Anche se le offerte di lavoro e la produzione sono più deboli, il rallentamento Usa era atteso e rientra nelle previsioni. Lanciare un messaggio allarmista con un taglio da 50 punti base dei tassi sarebbe pericoloso e uno sbaglio.
Lagarias non è il solo a mettere in guardia la Fed dal rischio di una riduzione di mezzo punto percentuale questo mese. Mohit Kumar, capo economista finanziario per l’Europa presso Jefferies, ha dichiarato alla Cnbc il 13 agosto che non c’è “assolutamente bisogno” di una mossa da 50 pb.
La gradualità nell’allentamento della politica monetaria rimane la strada più auspicabile per la Fed, secondo questi economisti.
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