L’UE va verso gli Stati Uniti d’Europa, ma sarà davvero conveniente? Secondo Marcotti i Paesi europei, Italia compresa, verranno intrappolati nella gabbia del debito comune.
L’UE si trasformerà in Stati Uniti d’Europa? E con quali conseguenze? Giancarlo Marcotti ha dato le sue risposte nel suo consueto intervento su Money.it.
L’esperto di finanza e di questioni economiche globali ha allargato il suo sguardo su questioni politiche, nello specifico sulla situazione europea e su come potrebbe evolversi nei prossimi anni. La traiettoria sembrerebbe segnata verso la direzione di un organismo politico di tipo federale. Questa sarebbe, secondo Marcotti, una involuzione e una vera e “propria gabbia”. Attenzione al prossimo step verso il traguardo degli Stati Uniti d’Europa: il debito comune europeo. Proprio l’emissione di obbligazioni UE è la trappola finale:
“...una volta che si fa debito comune siamo legati mani e piedi, ci hanno messo le manette, quindi il debito comune è proprio la maniera per far sì che, a un certo punto, si dica beh, insomma, oramai abbiamo in comune questo debito, non possiamo più tornare indietro e a questo punto facciamo l’ultimo passo agli Stati Uniti d’Europa. Quindi, a mio avviso, questo debito comune è qualche cosa per il quale noi dobbiamo stare enormemente alla larga...”
L’idea di Marcotti, però, è che attualmente non sono Paesi come l’Italia a essere scettici nei confronti di una struttura federale dell’Europa:
“con l’Unione Europea alcuni Stati...sono stati largamente penalizzati ed erano questi Stati, noi, la Grecia eccetera, che probabilmente non avrebbero aderito all’Unione, agli Stati Uniti d’Europa. Oggi la situazione è cambiata perché a essere più critici nei confronti degli Stati Uniti d’Europa non sono paesi come l’Italia ..ma sono altri paesi che invece, paradossalmente, hanno avuto dei vantaggi dall’Unione Europea.”
Il riferimento è alla Germania, con il partito AfD non di certo europeista che avanza tra le preferenze in vista delle elezioni di febbraio, ma anche ad altre nazioni: “Abbiamo visto le elezioni in Olanda, abbiamo visto le elezioni in Austria dove il primo partito è considerato tra virgolette, anti europeista, quindi bisogna adesso convincere quegli Stati e per convincere quegli Stati bisogna cercare di legarli in una maniera tale che non possano più tornare ad una situazione precedente.”
Ecco, allora, che spunta il debito comune europeo voluto soprattutto dal Piano Draghi secondo Marcotti. A suo avviso, sarà soltanto una “gabbia”.
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