La mossa di UniCredit e non solo. 5 temi da non perdere oggi

Violetta Silvestri

12 Settembre 2024 - 09:25

La mossa di UniCredit su Commerzbank ha acceso i riflettori sul risiko bancario europeo e probabilmente impatterà sui mercati oggi. Le notizie da monitorare, però, sono almeno 5.

La mossa di UniCredit e non solo. 5 temi da non perdere oggi

Notizie ed eventi importanti inaugurano la giornata dei mercati: dalle mosse di UniCredit nel risiko bancario europeo all’attesa decisione di oggi della Bce, fino al ritorno dei guadagni azionari, alle aspettative crescenti per il taglio tassi Fed e alle relazioni - pericolose - tra Cina ed Europa sui dazi, i temi caldi per gli investitori sono molti.

Il contesto finanziario attuale è pieno di insidie e i mercati hanno oscillato in questa estate incerta a causa di pressioni incrociate provenienti dal settore tech e dell’IA, dai dati macroeconomici sulla crescita, dalle tensioni geopolitiche crescenti.

Con le banche centrali che tornano sotto i riflettori con probabili tagli ai tassi, gli investitori si aspettano un rilancio della domanda di consumi e investimenti, prima che la ripresa economica freni ancora di più (soprattutto in Eurozona).

Con queste premesse, la giornata di oggi si preannuncia cruciale. I temi da monitorare sono 5.

1. Azioni rialzo grazie al tech

La propensione al rischio è tornata. Le azioni in Asia sono salite sulla scia di un rally alimentato dalla tecnologia a Wall Street, con l’indice MSCI Asia-Pacific in rialzo più di quanto non sia mai stato in un mese.

Taiwan Semiconductor Manufacturing Co. è stata ha trainato i guadagni nell’indicatore delle azioni regionali. Negli scambi statunitensi di mercoledì, il colosso AI Nvidia è salito dell’8,2%. Il CEO del gigante dei chip Jensen Huang ha rilasciato dichiarazioni ottimistiche sulle prospettive della beniamina dell’Intelligenza Artificiale.

“La prima cosa da ricordare è che l’intelligenza artificiale non riguarda un chip. L’intelligenza artificiale riguarda un’infrastruttura”, ha detto Huang. Inoltre, una notizia diffusa dai media secondo cui il governo degli Stati Uniti starebbe valutando la possibilità di consentire all’azienda di esportare chip avanzati in Arabia Saudita ha dato un’ulteriore spinta al titolo.

2. Operazione UniCredit-Commerzbank

UniCredit acquista il 9% di Commerzbank. L’annuncio fatto da Berlino la scorsa settimana circa la sua intenzione di vendere una parte della sua partecipazione del 16% in Commerzbank, risalente al periodo della crisi, sembra aver dato questa possibilità a Orcel, banchiere esperto in fusioni e acquisizioni.

Nel dettaglio, la banca italiana si è aggiudicata l’intera quota del 4,5% che lo Stato tedesco aveva messo in vendita e un altro 4,5% sul mercato libero, rendendo UniCredit uno dei maggiori azionisti e aprendo la porta a un potenziale accordo con Commerzbank.

La potenziale acquisizione da parte di UniCredit della sua rivale tedesca creerebbe il più grande istituto di credito del Paese, dando una spinta significativa all’obiettivo del CEO Andrea Orcel di diventare una vera banca paneuropea. Tale transazione aggiungerebbe circa 560 miliardi di euro di asset al bilancio dell’istituto di credito con sede a Milano, ovvero un aumento del 70%. Orcel ha un background nella stipula di accordi e ha ripetutamente affermato che UniCredit vuole essere la «Banca per l’Europa».

3. Attesa per la Bce

La Banca centrale europea dovrebbe ridurre i tassi di interesse nella riunione di giovedì per la seconda volta in questo ciclo, soprattutto perché l’economia della regione fatica a mantenere lo slancio di crescita.

Tuttavia, la Bce probabilmente rimarrà cauta sul ritmo e l’entità di ulteriori azioni con l’inflazione non ancora completamente sconfitta. Bloomberg Economics prevede un’altra mossa a dicembre e riduzioni trimestrali per tutto il 2025.

4. Cosa farà la Fed?

Dopo la decisione della Bce, tutti gli occhi saranno puntati sulla prossima mossa della Federal Reserve. I trader si stanno radunando attorno alla probabilità di un taglio di un quarto di punto la prossima settimana dopo che i dati di mercoledì hanno mostrato un’inaspettata ripresa dell’inflazione sottostante negli Stati Uniti.

La lettura dei prezzi al consumo per agosto ha in gran parte eliminato il caso per una maggiore riduzione del tasso di mezzo punto. I funzionari della Fed hanno identificato un indebolimento del mercato del lavoro come motivo per spingere per un ritmo più rapido di allentamento nei prossimi mesi.

5. Malumore europeo per i dazi sui veicoli elettrici

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz si è unito al primo ministro spagnolo Pedro Sanchez nel chiedere all’Unione Europea di abbandonare il suo piano di imporre tariffe aggiuntive sui veicoli elettrici di fabbricazione cinese.

Pechino, intanto, ha fortemente consigliato alle case automobilistiche cinesi di assicurarsi che la tecnologia avanzata per i veicoli elettrici resti in patria.

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