Vantaggi e prospettive per i laureati in Economia aziendale. Le figure professionali più richieste in questo settore del mondo del lavoro.
Secondo il report curato da Unioncamere-Excelsior per il periodo 2019-2023 gli ingegneri avranno accesso a circa 115 mila - 127 mila nuovi posti di lavoro a fronte di un numero di laureati inferiore, circa 92 mila. Le possibili specializzazione in questo vasto settore che è l’ingegneria sono però varie e variegate e una troppo spesso trascurata nelle sue potenzialità è la branca dell’ingegneria gestionale.
I laureati e le laureate in ingegneria gestionale possono infatti lavorare sia come consulenti che come dipendenti nelle varie società di produzione di beni o servizi, soprattutto di grandi dimensioni come le multinazionali, ma il più delle volte sono impiegati presso imprese del settore finanziario o assicurativo. Sono tanti però i ruoli che è possibile ricoprire con queste qualifiche.
Le materie del corso di laurea corrispondente sono infatti capaci di fornire loro una preparazione completa e multi prospettica in grado di soddisfare le richieste del mercato del lavoro e aprire le porte di diverse opportunità lavorative piuttosto ambite.
Partiamo quindi dalle basi e costruiamo il profilo dell’ingegnere gestionale e degli sbocchi professionali che questo percorso di studi è in grado di offrire ai suoi studenti e alle sue studentesse.
Ingegneria gestionale: cosa si studia
Per comprendere se quello in ingegneria gestionale sia il percorso adatto alle proprie inclinazioni è bene conoscere i temi d’interesse dei corsi di laurea.
Le materie oggetto di studio principali sono:
- Istituzioni di matematica;
- Geometria;
- Fisica generale I;
- Chimica generale;
- Analisi I;
- Informatica;
- Analisi II;
- Lingua inglese.
Per affrontare quindi questa tipologia di discipline è necessario possedere un forte interesse e abilità matematiche e modellistico-quantitative. I laureati in ingegneria gestionale sono molto richiesti dal mercato del lavoro anche perché le loro competenze sono paragonabili, se non più affinate, rispetto a quelle dei laureati in economia e management.
Le doti richieste sono infatti capacità di analisi e di ragionamento e di negoziazione ma anche forte orientamento al risultato e grande predisposizione all’iniziativa e alla leadership.
Sbocchi lavorativi: laurea in Ingegneria gestionale
A queste richieste corrisponde insomma un vastissimo elenco di tipologie di professionisti. Tra le posizioni più “gettonate” al momento sono varie
- Supply Chain Manager.
- Logistic manager.
- Data manager.
- Software developer.
- Consulente IT.
- Business analyst e Business Intelligence analyst.
- Salesforce analyst.
La piattaforma di Tutored ha individuato una vasta serie di settori che impiega la maggior parte dei professionisti di questo settore.
Ve ne elenchiamo alcuni:
- Logistica e Trasporti (Amazon, DHL e, Poste Italiane);
- GDO e grande distribuzione (ad esempio LIDL Italia);
- Industria manifatturiera e Industry 4.0;
- Business consultancy (multinazionali come PwC, KPMG, Accenture);
In tutti questi casi il profilo dei candidati deve essere tale da soddisfare alcuni requisiti specifici. Le attività principalmente svolte da un professionista in questo settore riguardano infatti l’organizzazione aziendale con analisi dei processi, dei costi e delle prestazioni svolte dal personale impiegato così come la gestione degli stakeholders e della customer satisfaction ma anche il controllo di gestione tramite budgeting e monitoring di programma.
Alcuni ambiti poi ricercano ingegneri gestionali per destinarli al controllo qualità e alla gestione dei progetti d’innovazione, ristrutturazione e investimento così come la gestione dei rischi d’impresa.
Perché studiare ingegneria gestionale
La stabilità e la remunerazione sono due ottimi motivi per iscriversi a un corso di laurea in Ingegneria gestionale. Solitamente, come per gli altri rami d’Ingegneria, la richiesta è tale da definire un alto tasso occupazionale dei laureati nonché la possibilità, ad appena cinque anni dalla fine degli studi, di trovare un impiego a tempo indeterminato con una retribuzione medio-alta.
Per esercitare le professioni elencate basta infatti il conseguimento del titolo triennale tramite il superamento dell’esame di stato e la conseguente iscrizione all’Albo presso l’Ordine degli Ingegneri.
A seconda del tipo d’impiego il guadagno è mutevole ma la media di questa fetta di settore in Italia vedrebbe gli ingegneri gestionali assestarsi su uno stipendio medio attorno ai 37 mila euro l’anno.
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