Lavori rumorosi in condominio, ecco le regole da eseguirli per non rischiare liti con i vicini di casa.
Ognuno ha diritto a eseguire i lavori di ristrutturazione e manutenzione che ritiene necessari nel proprio appartamento, tenendo però conto dell’inevitabile rumore generato, potenzialmente fastidioso per i vicini di casa. Bisogna fare molta attenzione, soprattutto quando si vive in un condominio, per non rischiare controversie legali, multe e richieste di risarcimento. Il diritto alla serenità e alla tranquillità all’interno delle mura domestiche deve quindi essere bilanciato con il diritto di eseguire i lavori di casa. Vediamo di seguito le più importanti regole da rispettare per non commettere errori.
Orari, giorni e durata dei lavori rumorosi in condominio
Quando si devono eseguire dei lavori rumorosi bisogna innanzitutto scegliere con attenzione giorni e orari, al fine di limitare il disagio per i vicini di casa. In tal proposito, la prima fonte cui fare riferimento è il regolamento condominiale, che potrebbe prevedere specifici orari di silenzio e regole particolari per lo svolgimento dei lavori. In questo caso è sufficiente rispettare le disposizioni contenute dal regolamento, a patto che siano state approvate all’unanimità e che appunto siano di interesse dell’intero condominio.
L’assemblea condominiale può legittimamente regolamentare lo svolgimento di attività rumorose che interessano anche le sole proprietà private dei condomini, per l’interesse collettivo al benessere. Ciò è stato confermato dalla recente ordinanza n. 14377/2024 della Corte di Cassazione, riguardo a un regolamento condominiale che limitava la possibilità di svolgere attività come il taglio dell’erba e il battere dei tappeti in determinati giorni e orari.
È anche importante ricordare che il regolamento di condominio può prevedere delle sanzioni per le violazioni, fino a un massimo di 200 euro. La multa può essere superiore in caso di recidiva, quindi ripetizione della stessa violazione da parte del condomino, fino a un massimo di 800 euro.
In assenza di regolamento condominiale o comunque di previsioni specifiche riguardanti i rumori bisogna fare affidamento alla più generale limitazione fornita dal Codice civile. Quest’ultimo impone che le immissioni, comprese quelle rumorose, siano entro i limiti della normale tollerabilità. Si tratta di un concetto estremamente variabile, che dipende per lo più dalle consuetudini, dall’ambiente, dall’intensità e dalla durata del rumore.
In linea generale i lavori rumorosi non devono essere eseguiti nei fine settimana e nei giorni festivi e in ogni caso mai durante le ore notturne. Tendenzialmente, anche le ore di solito dedicate al pranzo sono da evitare, a livello puramente indicativo tra le 13:00 e le 15:00. In tal proposito potrebbe essere utile consultare eventuali regolamenti e ordinanze comunali sulla materia, spesso fonti di indicazioni preziose sugli orari di silenzio.
Visto che i lavori di casa producono un rumore piuttosto intenso e spesso prolungato nella giornata, per quanto abbiano carattere prettamente temporaneo e passeggero, bisogna adottare tutte le precauzioni necessarie a limitare il disagio dei vicini quando possibile. O meglio, non bisogna infastidirli più di quanto non sia strettamente necessario.
Per esempio, tenere sempre le finestre aperte favorisce la propagazione del rumore e quindi dovrebbe essere evitato. Le specifiche circostanze ambientali possono comunque risultare determinanti. Un ambiente particolarmente silenzioso e tranquillo non comporta di norma ulteriori limitazioni, considerando che ognuno ha diritto a eseguire i lavori di casa, mentre abitare in un contesto particolarmente rumoroso potrebbe concedere una maggiore elasticità.
È inoltre fondamentale ricordare che il rumore non è l’unico aspetto da considerare per l’avvio dei lavori in condominio che, ad esempio, potrebbe essere subordinato all’autorizzazione dell’assemblea quando interferente con le aree comuni, il decoro o la sicurezza dell’edificio. Ci sono poi ulteriori immissioni che potrebbero causare un disturbo ai vicini di casa, come la caduta di polvere e calcinacci, peraltro potenzialmente pericolosa.
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