Chi si candida a un’offerta di lavoro senza possedere i requisiti può essere licenziato. È questo quello che ha deciso il Tribunale di Trapani su un caso di un utente di LinkedIn che prima era stato assunto e poi licenziato dal datore di lavoro per il suddetto motivo
Chi si candida a un’offerta di lavoro senza possedere i requisiti richiesti può essere licenziato e non ha diritto a un risarcimento del danno da parte dell’azienda che erroneamente lo aveva assunto.
Il motivo che si cela dietro ciò è semplice e lo ha stabilito il Tribunale di Trapani con la sentenza 522 del 2 ottobre: il candidato ha ottenuto il posto di lavoro in mala fede.
La sentenza del Tribunale della provincia siciliana è arrivata dopo che un utente del più grande social network di lavoro, ossia LinkedIn, aveva chiesto un risarcimento del danno al datore di lavoro che lo aveva licenziato. Ma andiamo con ordine e ricostruiamo quanto è accaduto.
Da Linkedin all’assunzione fino ad arrivare al licenziamento
Una storia particolare che in meno di tre mesi ha visto cambiare le sorti lavorative, e non solo, di un utente iscritto a LinkedIn. Dopo aver condiviso la sua candidatura per un’offerta di lavoro, senza possedere i requisiti, è stato assunto dall’azienda con un contratto a tempo determinato di tre anni in posizione dirigenziale.
I festeggiamenti però sono durati ben poco. Dopo quasi due mesi, il datore di lavoro ha deciso di revocare la delibera di assunzione. Perché? La laurea in lingue posseduta dal candidato non era quella che era prevista nei requisiti dell’offerta lavorativa.
Di contro, il datore di lavoro aveva scoperto questa svista durante il periodo di prova, ma aveva comunque deciso di annullare ugualmente la procedura di selezione.
Dopo che l’azienda ha comunicato il licenziamento al candidato, quest’ultimo ha subito chiamato in giudizio la società per chiedere il risarcimento dei danni pari alle retribuzioni che sarebbero state percepite per l’intera durata del rapporto: 400mila euro. A questi ha anche aggiunto le spese sostenute per il trasloco.
Nonostante la svista del datore di lavoro, il Tribunale di Trapani ha deciso di non accettare la richiesta del candidato, perché chi partecipa a una selezione sapendo di non averne i requisiti accetta il rischio di non essere selezionato oppure di perdere il posto di lavoro a causa della sua condotta, messa in atto in mala fede.
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