Legge Dopo di noi: stabilito il riparto del fondo tra le Regioni per il 2016. La cifra stanziata servirà a finanziare interventi per il raggiungimento dell’autonomia dei disabili gravi. Ecco beneficiari e requisiti.
Dopo di noi: al via il riparto del fondo per garantire assistenza alle persone con grave disabilità e prive del sostegno familiare. Stabilite inoltre le linee guida, ovvero requisiti e beneficiari delle misure che dovranno essere poste in essere dalle Regioni
La legge 112/2016 entrata in vigore il 25 giugno 2016 diventa finalmente operativa e il fondo, che soltanto per il 2016 ammonta a 90 milioni di euro, è stato ripartito tra le diverse Regioni in Italia con l’obiettivo di creare un nuovo modello di assistenza, che consenta ai disabili gravi di raggiungere un certo grado di autonomia, seguendo il modello delle case famiglia e nuove agevolazioni fiscali.
La legge Dopo di Noi, ovvero la legge n. 112/2016 ha l’obiettivo di promuovere e favorire il benessere, l’inclusione sociale e l’autonomia delle persone affette da grave disabilità ed evitare il ricorso, ancora oggi troppo spesso obbligato, all’assistenza ospedaliera.
Con il riparto del fondo da 90 milioni di euro le Regioni sono chiamate a ridisegnare il modello di assistenza ai disabili attraverso un percorso di deistituzionalizzazione. Inoltre con il decreto attuativo vengono finalmente fissati i requisiti e le regole per la presa in carico da parte dei servizi dei beneficiari delle misure. Con il fondo, dotato complessivamente di 184,4 milioni di euro per 3 anni, la legge Dopo di noi favorirà la residenza in appartamenti che riproducono la normale vita quotidiana e le condizioni della casa familiare.
Tra le misure previste dalla legge 112/2016 ci sono anche importanti agevolazioni fiscali per polizze assicurative, trust, costituzione di fondi speciali ed esenzioni dal pagamento di imposta di successione e donazione per il trasferimento di beni o diritti nei confronti di un soggetto affetto a grave disabilità.
Ecco tutti i dettagli sul riparto del fondo disabili gravi per il 2016: gli interventi che le Regioni dovranno programmare per la piena attuazione delle disposizioni della legge Dopo di noi e quali sono i requisiti richiesti e i beneficiari.
Legge Dopo di Noi: al via il riparto del fondo 2016. Requisiti e beneficiari
Diventa finalmente operativa la legge Dopo di noi con il riparto del fondo da 90 milioni per il 2016. Il decreto attuativo che stabilisce inoltre i requisiti per l’accesso alle prestazioni finanziate dal fondo è stato firmato dai ministri Poletti, Lorenzin e Padoan ed è quindi il primo passo per l’operatività della legge che si propone di aiutare e di cambiare il metodo di assistenza nei confronti dei disabili in grave condizioni e privi dell’aiuto della famiglia.
Con la firma del decreto attuativo e nel rispetto dei 6 mesi previsti dal testo della legge 112/2016 non soltanto vengono ripartiti i fondi tra le Regioni ma, inoltre, sono fissate le linee guida per l’accesso alle agevolazioni fiscali previste.
Infatti tra le misure di particolare rilevanza della legge Dopo di noi non soltanto la volontà e la previsione di disegnare un modello diverso di assistenza, in grado di promuovere l’autonomia dei disabili gravi, ma anche e soprattutto misure economiche in grado di sostenere il soggetto al momento del venir meno del supporto dei genitori.
Con l’obiettivo di evitare l’istituzionalizzazione vengono incrementate le risorse per l’integrazione e l’autonomia dei disabili e di particolare importanza è l’istituzione di un fondo per l’assistenza in previsione del venir meno dell’aiuto della famiglia, le agevolazioni fiscali per trust e polizze assicurative.
Legge Dopo di Noi, riparto del fondo: requisiti e beneficiari
Con il decreto attuativo della legge Dopo di noi si stabiliscono alcune linee guida per l’accesso ai servizi che saranno messi a disposizione dalle Regioni e nello specifico beneficiari e requisiti.
Per l’accesso ai servizi sarà necessaria una valutazione multidimensionale clinica e sociale, che dovrà tener conto del livello di cura della persona, mobilità, comunicazione e attività cognitive e attività strumentali e relazionali della vita quotidiana.
Nei confronti dei beneficiari sarà posto in essere un progetto personalizzato, al quale dovrà dare approvazione anche il soggetto interessato. Ognuno avrà un case manager di riferimento per il monitoraggio del progetto e in previsione della perdita del sostegno familiare, i disabili gravi saranno accompagnati in un percorso di raggiungimento di un certo grado di autonomia.
Per i disabili già privi del sostegno familiare dovrà essere effettuata una rivalutazione dello stato di assistenza in vista della ricollocazione in case famiglia e con l’obiettivo di promuovere l’inclusione sociale.
Vengono inoltre stabiliti i requisiti per l’accesso ai servizi che verranno posti in essere con il riparto del fondo: i primi aiuti saranno rivolti alle persone con grave disabilità già prive del sostegno familiare e in condizioni di bisogno immediato.
I requisiti stabiliti dal decreto attuativo per l’accesso al fondo in via prioritaria sono l’essere rimasti orfani di entrambi i genitori, la mancanza di patrimonio o reddito, la presenza nel nucleo familiare di genitori non più in grado di garantire assistenza, essere residenti in strutture d’assistenza inadeguate.
I primi finanziamenti saranno erogati per le citate situazione di priorità ma con le risorse del fondo saranno finanziati anche percorsi di accompagnamento per l’uscita dal nucleo familiare di origine, supporto alla domiciliarità in alloggi adeguati, programmi per il raggiungimento dell’autonomia individuale e dell’inclusione sociale.
Per saperne di più leggi anche -> Disabili: guida alle agevolazioni fiscali nella legge Dopo di Noi
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