Di recente, EFG International ha emesso, tramite la piattaforma di Leonteq, un Certificato Express (ISIN CH0542385114) che punta su CNH, Prysmian e Tenaris. Diversi i motivi per cui tale prodotto potrebbe risultare interessante, vediamo quali
Nonostante l’impetuosa avanzata del Coronavirus a livello globale, le misure espansive di governi e banche centrali continuano ad offrire un solido sostegno per i listini azionari.
A Wall Street il Nasdaq ha recentemente aggiornato i massimi storici, l’Euro Stoxx 50 nell’ultimo mese ha guadagnato il 6,4% ed il paniere principale della borsa di Milano, il Ftse Mib, sta tentando di riportarsi verso la soglia psicologica dei 20.000 punti.
In questo contesto, osserviamo con interesse tre titoli: CNH Industrial, Prysmian e Tenaris.
Le prime due aziende potrebbero beneficiare del piano di investimenti infrastrutturali da 1.000 miliardi di dollari che l’amministrazione Trump sta preparando (ricordiamo che nel 2019, CNH ha prodotto il 20,6% dei ricavi in USA, Prysmian il 29,9%), mentre nel caso di Tenaris possiamo osservare l’andamento del petrolio.
In particolare, gli operatori guardano ai fondamentali di questa commodity: la domanda dovrebbe risalire in scia dell’allentamento delle misure restrittive varate per contenere l’avanzata della pandemia mentre l’offerta è destinata a risentire dei tagli targati Opec+.
Con una riduzione dell’output che a luglio dovrebbe arrivare a 11 milioni di barili al giorno, il deficit di offerta dovrebbe permettere di smaltire l’enorme mole di scorte accumulate negli ultimi mesi.
CNH Industrial, Prysmian e Tenaris: l’analisi tecnica
CNH Industrial, grafico settimanale. Fonte: Bloomberg
Osservando il grafico settimanale di CNH Industrial, si evidenzia come i corsi siano inseriti in una tendenza ribassista da inizio 2018. La forza dei ribassisti è incrementata tra la fine del 2019 e l’inizio di quest’anno, dopo la discesa al di sotto della media mobile semplice a 200 settimane e dei supporti statici a 8,865 euro e 7,746 euro.
Dopo aver segnato nuovi minimi storici, la discesa delle quotazioni si è poi fermata a ridosso della soglia psicologica dei 5 euro, dove passa anche il livello orizzontale espresso dai lows del 2016.
Sfruttando anche l’ipervenduto evidenziato dall’RSI settato a 14 periodi, i corsi potrebbero ora spingersi verso un test della zona compresa tra 7,746 e 8,72 euro, dove transita anche la linea di tendenza ottenuta collegando i top del 2018 a quelli di settembre 2019.
Solo un superamento di questi due ostacoli permetterebbe ai compratori di tornare verso i 10 euro.
Prysmian, grafico settimanale. Fonte: Bloomberg
Nell’ultimo trimestre, le azioni Prysmian evidenziano una certa positività, pur rimanendo inserite all’interno di una tendenza ribassista intermedia.
I prezzi sono riusciti a recuperare ampio terreno dal test del supporto a 14,94 euro, espresso dai minimi del 12 dicembre 2014, mirando ad un nuovo test della media mobile semplice a 200 settimane. L’obiettivo finale di tale movimento sarebbe individuabile a 23,46 euro, zona di transito della trendline che unisce i massimi del 2017 a quelli del 2018.
Al contrario, verrebbero interpretate negativamente discese al di sotto della linea di tendenza che collega i lows del 2020 a quelli dell’ultima ottava di aprile scorso, in quanto si interromperebbe la serie di top crescenti in atto dalla seconda metà di marzo 2020. Ulteriori pressioni di vendita potrebbero subentrare nell’eventuale ribasso oltre il sostegno a 15 euro.
Tenaris, grafico settimanale. Fonte: Bloomberg
Delle tre società menzionate, Tenaris è quella con la struttura grafica più complessa.
Come si vede dal chart settimanale, la pressione dei venditori è particolarmente intensa, con i corsi che stanno mettendo sotto pressione la trendline di breve ottenuta collegando i lows di marzo a quelli di maggio 2020.
Fino alla zona dei 10 euro, le resistenze sono numerose: un superamento di tale area potrebbe però spingere i compratori ad accelerare gli acquisti dapprima fino ai 12,69 euro, dove passa la media mobile semplice a 200 giorni, per poi passare a 16,28 euro, dove transita la trendline che unisce i top del 2011 a quelli del 2013.
Al contrario, discese sotto 5,60 euro peggiorerebbero sensibilmente il quadro grafico.
Investire su CNH Industrial, Prysmian e Tenaris con un certificato
Nel quadro appena presentato, risulta interessante il certificato Express di ISIN CH0542385148 emesso da EFG International (rating Fitch A e Moody’s A3 con outlook stabile) tramite la piattaforma di Leonteq.
Il prodotto consente all’investitore di incassare una cedola mensile pari a 7,50 euro a patto che, alle date di valutazione previste, il prezzo di tutti e tre i sottostanti si trovi al di sopra del Coupon Trigger Level (per CNH Industrial posto a 3,13 euro, per Prysmian a 9,725 euro e per Tenaris a 3,229 euro).
Oltre all’Effetto Memoria (in caso di mancata corresponsione, il premio viene “memorizzato” ed eventualmente distribuito al verificarsi della condizione di pagamento), il prodotto beneficia anche della clausola Autocallable, che prevede la possibilità del Certificate di scadere anticipatamente se, a specifiche date (a partire dal 7 dicembre 2020), il prezzo di tutti i sottostanti risulti superiore a quello degli Autocall Trigger Level (per CNH Industrial posto a 6,26 euro, per Prysmian a 19,45 euro e per Tenaris a 6,458 euro).
A scadenza (5 giugno 2023), se i tre sottostanti dovessero quotare ad un valore superiore a quello della Barriera (che ricordiamo essere di tipo Europeo, osservata solo a scadenza) l’investitore otterrà il valore nominale del prodotto, il premio e i premi in memoria.
Al contrario, se anche solo un sottostante avrà un prezzo uguale o inferiore alla Barriera, il prodotto replicherà la performance del titolo peggiore del paniere (Worst of): in tal caso, l’investitore subirà una perdita sul capitale investito.
L’Express Certificate con ISIN CH0542385148 emesso da EFG International, tramite la piattaforma di Leonteq, è quotato su EuroTLX dal 9 giugno 2020. Il prezzo di emissione è stato pari a 1.000 euro.
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