Le lingue straniere da studiare per trovare lavoro

Simone Micocci

23 Aprile 2019 - 15:43

Spesso i recruiter prediligono i candidati che conoscono più di una lingua straniera: ecco perché conoscere un’altra lingua - oltre all’inglese - può rappresentare un fattore determinante nella ricerca di un lavoro.

Le lingue straniere da studiare per trovare lavoro

La conoscenza delle lingue straniere è requisito fondamentale per trovare lavoro in alcuni settori e in altri si tratta comunque di un requisito preferenziale che potrebbe aiutarvi ad avere la meglio sugli altri candidati.

Tuttavia, vista la moltitudine di lingue parlate nel mondo (ad oggi se ne contano circa 6.000) non è facile decidere quale studiare per aumentare le chance di trovare un lavoro. In realtà la decisione si restringe velocemente a 15 lingue, ovvero a quelle che da sole rappresentano metà di quelle parlate nel mondo. Tra queste figura anche l’italiano che - secondo i dati dell’ultimo rapporto del Ministero degli Esteri - risulta essere la quarta lingua più studiata al mondo.

Ovviamente c’è anche l’inglese che al giorno d’oggi è una delle lingue più parlate al mondo e nel nostro Paese rappresenta un requisito quasi indispensabile per trovare lavoro. Oltre all’inglese però ci sono altre lingue sulle quali conviene investire in studio e formazione così da avere maggiori opportunità di trovare un lavoro. Questo in realtà dipende anche dal settore lavorativo di interesse, nonché sul settore di specializzazione.

Nel dettaglio, di seguito proveremo a fare chiarezza su quali sono le lingue straniere da studiare per trovare lavoro in Italia, così da dare un importante aiuto a coloro che devono decidere quale seconda - o terza - lingua imparare.

Quali lingue studiare per trovare lavoro

In un mondo globalizzato come il nostro la conoscenza delle lingue è fondamentale per facilitare la comunicazione e consentire alle persone di partecipare alle attività culturali, sociali ed economiche della società. Tuttavia vista la moltitudine di lingue parlate non è semplice capire qual è la più utile nel mondo del lavoro.

Non sembra esserci alcun dubbio sul fatto che la lingua più potente, nonché quella che offre le maggiori opportunità di lavoro, sia l’inglese: d’altronde questa è la lingua dominante in tre dei Paesi del G7, quali Stati Uniti, Regno Unito e Canada ed è insegnata fin dalle scuole elementari nella maggior parte delle nazioni al mondo. La conoscenza dell’inglese, quindi, è imprescindibile se si vogliono avere delle buone opportunità di trovare un lavoro; per questo motivo prima di iniziare lo studio di una seconda lingua consigliamo di approfondire il più possibile questa lingua.

Ci sono poi altre lingue da studiare dopo l’inglese che secondo una recente classifica elaborata dal World Economic Forum sono (in ordine di convenienza):

  • cinese mandarino;
  • francese;
  • spagnolo;
  • arabo;
  • russo;
  • tedesco.

Nel dettaglio queste sei lingue sono il risultato di una valutazione nella quale sono stati presi in considerazione 20 differenti indicatori così da misurare quanto apprendere una determinata lingua può essere utile. Vediamo quindi perché e quando conviene studiare una di queste lingue in base a quanto emerge dal Power Language Index Ranking che ha effettuato una previsione a lungo termine (al 2050).

Perché studiare il cinese

Il cinese è la lingua più diffusa al mondo per numero di madrelingua; è parlata in 12 differenti varianze tra le quali primeggia il mandarino. Già questo fattore dovrebbe essere sufficiente per capire perché conviene approfondire il cinese; ma ci sono altri aspetti da prendere in considerazione, come ad esempio quello che vede la Cina come il Paese con il più alto numero di utenza sul web a livello globale.

Secondo le statistiche qualora il mercato asiatico manterrà anche nei prossimi anni lo stesso trend di crescita prenderà presto il posto dell’inglese come lingua più diffusa del web.

Lo studio del cinese è consigliato specialmente a coloro che lavorano nell’ambito della tecnologia e dell’innovazione; basti pensare che a Shanghai ci sono delle aree industriali interamente dedicate all’innovazione tecnologica e che prodotti hi-tech “Made in China” vengono esportati in ogni parte del mondo. Il cinese quindi aiuta a crescere professionalmente e a misurarsi con la rivoluzione digitale in atto.

Senza dimenticare poi l’espansione della Cina nei vari mercati, elemento che rende ancora più conveniente lo studio di questa lingua anche da parte degli italiani.

Perché studiare il francese

Altra lingua che consigliamo di approfondire - e che tra l’altro viene insegnata come terza lingua anche in molte scuole elementari - è il francese che secondo il Power Language Index Ranking è una delle lingue con maggior prestigio nell’ambito della diplomazia internazionale.

Ma l’aspetto politico e istituzionale non è il solo motivo per studiare il francese; dovete sapere, infatti, che la Francia ad oggi risulta essere il secondo partner commerciale dell’Italia, per un valore commerciale degli scambi economici che complessivamente arriva a 200 milioni di euro.

Ci sono poi diverse società francesi - o a innesto italo-francesi - operanti sul nostro territorio, specialmente nel settore dell’Energia e del Fashion. Ultimo aspetto da non trascurare: il francese è parlato in oltre 50 Paesi.

Perché studiare lo spagnolo

Pensate che nel Regno Unito lo spagnolo risulta essere la lingua più studiata; anche noi dovremmo fare altrettanto e approfondire lo studio di questa lingua visto che l’Italia è al terzo posto tra i Paesi di destinazione dell’export spagnolo.

Inoltre, il fatto che lo spagnolo sia parlato - seppur con delle differenze di pronuncia e fonetica - nella maggior parte dei Paesi latino-americani rende lo studio di questa lingua particolarmente importante specialmente per coloro che vogliono trovare lavoro nel settore turistico.

Perché studiare l’arabo

Visti gli attuali equilibri geopolitici lo studio dell’arabo è diventato - e potrebbe esserlo ancora di più nei prossimi anni - molto importante per coloro che aspirano ad una carriera nel giornalismo e nella mediazione culturale.

Lo stesso vale per chi vorrebbe fare carriera nella finanza, nel commercio internazionale e nel settore energetivo visto che i Paesi arabi risultano i primi al mondo per risorse detenute, vista la presenza di gas e petrolio nel sottosuolo.

Perché studiare il russo

Lo studio del russo, lingua parlata in buona parte dell’Est Europa è consigliato soprattutto a coloro che lavorano nel turismo.

Negli ultimi anni, infatti, si è registrato un arricchimento considerevole della classe media russa che ha acquisito quindi una maggiore capacità di spesa verso viaggi e shopping di lusso.

Perché studiare il tedesco

Completiamo questa analisi con la lingua parlata in uno dei Paesi con l’economia più solida d’Europa: il tedesco.

Basta guardare i dati relativi all’economia della Germania, infatti, per capire l’importanza di conoscere questa lingua che oggi, e in futuro, rappresenta un’ottima scelta per coloro che aspirano a fare carriera nel campo degli affari internazionali, o anche nella scienza e nelle avanguardie internazionali.

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