Ancora una stretta per Londra, sulla scia della temuta variante inglese del Covid che sta moltiplicando i contagi. Allerta passata a livello massimo
Ancora stretta per Londra. Lo ha annunciato appena pochi istanti fa il premier Boris Johnson nel suo nuovo, ennesimo discorso alla nazione.
Paese in stallo, per la terza volta e con la chiusura delle scuole che l’esecutivo britannico aveva sempre cercato di scongiurare negli ultimi mesi. Ma - sembra essere il messaggio di Johnson - si tratta di misure inevitabili.
Il Regno Unito lotta al momento con un’impennata dei contagi, da attribuire in grossa parte proprio alle nuove mutazioni che rendono il virus più trasmissibile. La cosiddetta variante inglese del Covid sembra aver accelerato i contagi fino al 70%.
I numeri da questo punto di vista sono inequivocabili e sempre più preoccupanti: più di 50mila casi al giorno da settimana, 58.784 solo nelle ultime 24 ore (record da inizio pandemia) e ospedali al limite.
Londra, nuovo lockdown: pesa variante inglese
La nuova variante UK è stata identificata per la prima volta nel Kent, a sud-est dell’Inghilterra. Le autorità del Regno Unito hanno subito avvertito l’Organizzazione mondiale della sanità e lo stesso ministro alla Salute britannico, Matt Hancock, ha dichiarato la situazione “fuori controllo” appena due settimane fa.
Proprio questa situazione spinge al terzo lockdown nazionale: chiuse anche le scuole e scenario che potrebbe proseguire persino fino a Pasqua se la situazione non dovesse mostrare evoluzioni in positivo.
Risale appena allo scorso 2 gennaio infatti la decisione di chiudere le scuole elementari fino al 18 gennaio. Da inizio pandemia, i casi ufficiali in Gran Bretagna sono stati più di due milioni e mezzo con circa 75mila vittime:
“Scuole primarie, secondarie e college di tutta l’Inghilterra da domani dovranno fornire i propri servizi solo da remoto. Non è possibile che si tengano gli esami questa estate”,
ha evidenziato il premier Boris Johnson.
Al momento sembra difficile pensare a miglioramenti all’orizzonte, anzi; molti ospedali londinesi registrano il 50% di pazienti malati di Covid, con un 30% in più di ricoveri rispetto alla già non felice situazione dello scorso aprile.
Con gli ospedali al collasso e le terapie intensive al limite, diverse figure sanitarie hanno evidenziato come ai primi di febbraio si potrebbe toccare quota 100mila morti di Covid continuando con ritmi simili.
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