Lotteria degli scontrini, i commercianti chiedono una proroga di sei mesi: le associazioni di categoria come Confcommercio e Confesercenti si sono incontrate con l’Agenzia delle Entrate per discutere delle criticità.
Lotteria degli scontrini, i commercianti chiedono una proroga di sei mesi per l’inizio della nuova riffa di Stato. Metà degli esercenti, infatti, non è pronta, perché ancora non ha adeguato il proprio registratore di cassa con gli aggiornamenti per poter leggere e inviare il codice lotteria all’Agenzia delle Entrate.
Adeguare il registratore di cassa ovviamente non è gratis, e questo è un momento storico particolarmente difficile per tutti gli esercenti: per questo motivo, si sono incontrati Confcommercio, Confesercenti e Agenzia delle Entrate.
Dal punto di vista istituzionale, invece, è tutto pronto: è possibile richiedere il codice lotteria dallo scorso 1° dicembre.
Lotteria degli scontrini, i commercianti chiedono una proroga di sei mesi
La lotteria degli scontrini non è nemmeno partita e già si chiede un’altra, l’ennesima, proroga. La situazione attuale certo non è delle migliori per i commercianti, che dopo un anno disastroso si trovano a dover sostenere l’ennesima spesa.
Per l’adeguamento del registratore di cassa si spende, in media, 300 euro: è un passaggio obbligatorio, altrimenti il commerciante non può registrare e inviare il codice lotteria all’Agenzia delle Entrate, impedendo così di fatto al contribuente di partecipare alla lotteria e poter vincere uno dei premi.
Anche il bonus registratore telematico è una soluzione solo a metà: a parte che può essere richiesto solo una volta, quindi lascia fuori chi l’ha già richiesto per adeguarsi allo scontrino elettronico, ma si tratta di un credito d’imposta del valore del 50% della spesa sostenuta:
- fino a un massimo di 250 euro in caso di acquisto;
- fino a un massimo di 50 euro in caso di adattamento.
Si tratta di cifre irrisorie rispetto al costo da sostenere per l’adeguamento del proprio registratore telematico.
Lotteria degli scontrini, altra proroga in arrivo? La richiesta di Confcommercio
La lotteria degli scontrini fa parte del piano Italia Cashless del Governo, insieme agli due tasselli fondamentali per la lotta all’evasione: il bonus bancomat e il super cashback.
Anche per il bonus bancomat la situazione non è delle migliori, considerando che in migliaia di utenti ancora continuano ad avere problemi con l’app IO: proprio in questi giorni è in discussione al Governo una possibile proroga del cashback di Natale fino al 6 gennaio.
Sembra insomma che tutto il piano Italia cashless abbia bisogno, in un modo o nell’altro, di una proroga. Il 10 dicembre nel frattempo c’è stata una riunione operativa all’Agenzia delle Entrate con Confcommercio e Confesercenti.
Enrico Postacchini, responsabile commercio e città di Confcommercio, chiede una proroga di sei mesi:
“È assolutamente necessaria una proroga sull’avvio della lotteria degli scontrini perché solo il 60% dei registratori telematici è stato aggiornato ed è impossibile un adeguamento di tutti gli apparecchi entro la fine dell’anno. Un ritardo che certamente non è imputabile ai commercianti, visto che il mercato, anche a causa della pandemia, non è stato in grado di fornire l’aggiornamento degli apparecchi per una così amplia platea di soggetti. Senza dimenticare, inoltre, i costi per l’adeguamento dei registratori a carico dei commercianti che si aggirano mediamente intorno ai 300 euro.”
Il problema quindi non è soltanto economico, quindi la stangata dei 300 euro per adeguare il registratore telematico, ma si tratta di un buco nell’organizzazione dei fornitori dei software dovuto alla pandemia. Secondo Postacchini il problema sarebbe anche un altro, ovvero quello della concorrenza tra operatori economici:
“Una proroga, anche di pochi mesi, consentirebbe una partenza uniforme su tutto il territorio nazionale ed eviterebbe una distorsione della concorrenza tra gli operatori economici, ossia tra chi può garantire la partecipazione alla lotteria e chi non può farlo, con inevitabile pregiudizio soprattutto per le attività di più piccole dimensioni.”
Si allinea alla richiesta di una proroga anche Albino Russo, responsabile settore economico e ufficio studi Coop: nei supermercati il software è installato in cassa, ma sono in corso test e sarebbe necessario il rinvio quanto meno del termine di entrata in vigore dei nuovi tracciati per l’invio telematico degli scontrini elettronici all’Agenzia delle Entrate.
Sottolinea, infine, Albino Russo:
“Dicembre è il mese più importante dell’anno per la grande distribuzione e bisogna concentrare gli sforzi nel servizio alla clientela, sottolineando che, a prescindere dal rischio pandemico attuale, l’iniziativa comporterà più code alle casse. Il consumatore, al supermercato, dovrà presentare il codice fedeltà, se ne dispone, e dettare anche il codice lotteria alfanumerico. Ai costi di implementazione dei sistemi di pagamento, dunque, vanno aggiunti gli aggravi in termini di costo/ore del cassier.”
Tali costi sono quantificati da Coop tra i 5 e i 10 milioni di euro.
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