I sondaggi politici del dopo voto vedono in ascesa il M5s mentre il Pd sarebbe in forte calo: Conte punta al sorpasso per lanciare la sua Opa sulla leadership del centrosinistra?
I sondaggi politici realizzati dopo le elezioni politiche dello scorso 25 settembre parlano chiaro: il Partito Democratico starebbe perdendo ulteriori voti mentre, al contrario, il Movimento 5 Stelle sembrerebbe avere il vento in poppa.
Se poi guardiamo al sondaggio di Swg per il Tg La7 di lunedì’ scorso, la situazione appare ancora più chiara: Pd -1,0% e M5s +1,1%. Facile ipotizzare che gli elettori persi dai dem secondo la rilevazione sarebbero stati assorbiti tutti dai pentastellati.
Nell’ambiente dei sondaggi questo si chiama effetto “carro del vincitore”, con consistenti masse elettorali che, anche pochi giorni dopo la chiusura dei seggi, tenderebbero a spostarsi verso i partiti della propria area usciti bene dal voto.
Musica queste per le orecchie di Giuseppe Conte che, dopo essere stato scaricato da Enrico Letta a causa del mancato voto di fiducia al governo Draghi, potrebbe ora riprendersi la sua rivincita puntando alla leadership del centrosinistra vista la crisi del Pd.
Sondaggi: Conte sorpassa il Pd?
Fermo restando che i sondaggi politici non sono infallibili, queste indagini potrebbero influire molto su quello che sarà il destino del Partito Democratico che, dopo il passo indietro di Enrico Letta, si appresta ad andare a congresso ad anno nuovo.
Il Movimento 5 Stelle così sarà il classico convitato di pietra di questo iter congressuale, che dovrebbe avere il suo apice nelle ormai classiche primarie per la segreteria. Al momento però nel Pd sono in discussione anche il nome e il simbolo del partito.
All’interno del Partito Democratico al momento sembrerebbero esserci due correnti di pensiero: chi vorrebbe riallacciare i rapporti con i 5 Stelle e chi invece vorrebbe un riassorbimento del terzo polo di Matteo Renzi e Carlo Calenda. Sarà questo sostanzialmente il leitmotiv delle primarie.
Giuseppe Conte però al momento sembrerebbe essere ostile a ogni dialogo con i dem, anche a rischio di regalare al centrodestra il Lazio quando a febbraio si terranno le elezioni regionali.
Se i sondaggi nelle prossime settimane dovessero certificare un sorpasso del Movimento ai danni del Pd, l’andazzo sembrerebbe essere questo, a quel punto Conte potrebbe decidere di sedere al tavolino con i dem ma con il proverbiale coltello dalla parte del manico.
In uno scenario del genere Giuseppe Conte potrebbe ambire a essere lui il leader del centrosinistra, guidando l’opposizione dei giallorossi anche in Parlamento. Più che dai sondaggi tutto dipenderà però dall’esito delle primarie del Pd, visto che il partito alla fine potrebbe scegliere di volgere lo sguardo verso i moderati pur di non dover essere subalterni all’ex presidente del Consiglio.
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