Main Capital SGR: ottenuta l’autorizzazione Bankitalia, ecco le prime mosse

Massimiliano Carrà

10/06/2019

Main Capital SGR ha ottenuto da Banca d’Italia l’autorizzazione al servizio di gestione collettiva del risparmio. Per capire le prossime mosse della società Money.it ha intervistato il fondatore Vincenzo Macaione

Main Capital SGR: ottenuta l’autorizzazione Bankitalia, ecco le prime mosse

Dopo un anno dalla sua nascita, Main Capital SGR potrà operare. Fondata dal banchiere palermitano Vincenzo Macaione, la società ha ricevuto l’autorizzazione al servizio di gestione collettiva del risparmio da parte di Banca d’Italia.

Una delle novità più importanti di Main Capital SGR riguarda proprio la licenza. La società ha infatti ottenuto dalla Banca d’Italia e dalla CONSOB l’autorizzazione a effettuare fondi di Direct Lending.

Quest’ultimi permettono alle imprese di ottenere delle risorse, e di conseguenza un prestito, da altre aziende evitando in questo modo l’intermediazione bancaria.

Per capire più nel dettaglio la realtà di Main Capital SGR, Money.it ha intervistato il suo fondatore e azionista di riferimento Vincenzo Macaione, noto anche per essere stato il deus ex machina della trattativa che ha portato il gruppo italiano Arkus Network all’acquisizione del Palermo Calcio.

Proprio per portare a termine questa operazione - che gli ha permesso di diventare vicepresidente della società rosanero - il banchiere palermitano ha dovuto momentaneamente lasciare il suo ruolo di amministratore delegato di Main Capital SGR.

Dott. Macaione cosa è Main Capital SGR e quale è il suo obiettivo principale?

“Come avevo preannunciato circa un anno fa quando abbiamo presentato l’istanza, Main Capital è la prima SGR dedicata all’asset management dei fondi alternativi del credito e del debito. La nostra mission è quindi quella di creare una famiglia di fondi di credito e debito. Il primo sarà Main Capital Found 1, che sarà uno dei primo fondi italiani che permetterà di investire su imprese con un fatturato da 4 a 250 milioni di euro.

Avete in mente altri fondi oltre Main Capital Found 1?

“Assolutamente si, ma prima dobbiamo pensare al Main Capital Found 1, perché avendo stabilito un financial closing di 250 milioni di euro, è molto complesso da strutturare. Successivamente, abbiamo in mente di dar vita ad altri due fondi uno di factoring e uno di private debt, quindi dedicato a bond e ai Minibond. Attraverso quest’ultimi allocheremo parte del denaro raccolto, visto che ormai molte imprese li utilizzano per finanziarsi in maniera alternativa”

Main Capital attiverà anche delle campagne o dei fondi per le startup innovative?

“Ci stiamo lavorando, abbiamo sicuramente l’intenzione di poter dedicare una piccola percentuale del fundraising anche a delle startup innovative. Non è la nostra mission, ma una piccola percentuale la allocheremo. Entro fine anno cercheremo di dedicare un piccolo bond dedicato alle startup e perché no anche a tutto il mondo legato alla blockchain e al fintech in generale. Cercheremo di seguire la strada del Fondo Nazionale di Innovazione presentato dal ministro Luigi Di Maio e dal MISE”.

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