Manovra bis: tutti la negano, ma a luglio serviranno 4 miliardi

C. G.

22/02/2019

Lo spettro di una manovra bis continua ad aleggiare sull’Italia. Il vero banco di prova sarà quello di luglio

Manovra bis: tutti la negano, ma a luglio serviranno 4 miliardi

Lo spettro della manovra bis continua ad aleggiare sull’Italia.

La progressiva riduzione delle stime sul PIL del 2019 ha portato il mercato intero ad interrogarsi sullo stato dei conti pubblici e dell’economia nostrana.

In questo contesto si sono inserite le nuove discussioni sull’ipotesi di una manovra bis che potrebbe vedere la luce nei prossimi mesi. I maggiori esponenti dell’esecutivo, tra cui Matteo Salvini e Giuseppe Conte, hanno ripetutamente boicottato la possibilità di procedere ad un ritocco correttivo che invece, secondo diversi esperti, non sarebbe da escludere a priori.

Italia: perché una manovra bis non è da escludere

Le ultime discussioni sulla necessità di una manovra correttiva hanno trovato terreno fertile in una settimana particolarmente impegnativa per l’Italia che stasera dovrà fare i conti con l’atteso giudizio di Fitch.

Sull’argomento è tornata anche Repubblica, secondo la quale il vero stato dei conti pubblici diventerà un problema durante l’estate del 2019. A luglio, infatti, ci sarà l’aggiornamento del quadro macroeconomico e di finanza pubblica che mostrerà, secondo il quotidiano, la necessità di una correzione da 4 miliardi di euro.

La metà di questi, secondo le indiscrezioni, deriverà dai ministeri, mentre 1,1 miliardi arriverà dal Tesoro. Tagli previsti anche al Ministero dello Sviluppo e delle Politiche Sociali.

La posizione del Governo e le reazioni dell’Europa

Sulla necessità di una manovra bis si è espresso anche il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in occasione del Question Time svoltosi al Senato.

“Non riteniamo necessaria alcuna manovra correttiva, dobbiamo solo continuare nel razionale ed efficace utilizzo delle risorse già stanziate”,

ha tuonato, aggiungendo:

Non intendiamo farci dettare l’agenda da ipotesi o previsioni di sorta. Alle ipotesi rispondiamo con azioni concrete. Stiamo seguendo un percorso ben chiaro, e non ci lasciamo distrarre dalle voci dissonanti che si levano dal dibattito politico ed economico”.

Secondo Conte, le misure prudenziali contenute nella Legge di Bilancio 2019 metteranno l’Italia al riparo da una manovra correttiva.

Anche Matteo Salvini è intervenuto sul tema con un secco: “Stiamo parlando del nulla”. Immediata la replica del Presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, che ha ricordato come il leader della Lega non sia Ministro dell’Economia e pertanto non sarà lui a decidere sulla necessità di una manovra bis.

Quel che è chiaro, oggi, è che l’Italia difficilmente riuscirà ad uscire dall’occhio del ciclone e lo spettro di un intervento correttivo non si allontanerà tanto presto.

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