Materie prime: nuovo record del palladio, gasolio e Brent in testa al trend daily

Ufficio Studi Money.it

26 Febbraio 2019 - 17:46

Oggi il palladio ha fatto nuovamente parlare di sé superando i 1.550 dollari l’oncia a fronte di un rischio frenata della produzione in Sud Africa. Intanto gasolio e Brent segnano le migliori performance tra le commodities energetiche. Zucchero il peggiore della seduta

Materie prime: nuovo record del palladio, gasolio e Brent in testa al trend daily

La giornata delle materie prime si appresta a concludersi con segni variegati. Tra le performance positive spicca il gasolio che al momento segna un saldo positivo dell’1,52%. In seconda posizione il Brent che segna una performance dello 0,94%, mentre in terza posizione troviamo il platino in progresso dello 0,84%.

Tra le altre commodity con segno positivo si trovano inoltre il WTI con in saldo positivo dello 0,58%. Tra i metalli, in particolare quelli preziosi, oro e argento segnano una performance rispettivamente dello 0,03% e dello 0,06%. Meglio il rame che segna un progresso dello 0,27%, tra i metalli industriali.

Le principali materie prime agricole sono tutte in territorio negativo. Malissimo lo zucchero che al momento cede il 2,50%. Nella classifica delle peggiori performance vi è poi il caffè che perde poco più di due punti percentuali. Ribassi sotto il punto percentuale per il cotone, il mais e il frumento, che cedono rispettivamente lo 0,89%, lo 0,63% e lo 0,66%.

Focus del giorno: nuovo record per il palladio

Oggi il prezzo spot del palladio ha superato i 1.550 dollari l’oncia. Pare che il rialzo messo a segno oggi sia dovuto al rischio di una frenata nella produzione a causa di uno sciopero annunciato dai minatori sudafricani. Al momento le quotazioni si attestano a 1.564 dollari.

Infatti, anche se l’andamento del palladio dipende essenzialmente dalla richiesta di mercato, ed essendo utilizzato soprattutto per la componentistica delle vetture, è legato soprattutto alla produzione delle case automobilistiche.

Ma a influire sul prezzo di questo raro metallo c’è anche la capacità produttiva di chi si occupa di estrarlo dalle miniere del Sud Africa, dove si trova in abbondanza. Inoltre, l’ottimismo circa i negoziati tra Washington e Pechino sul fronte dazi è un fattore da cui la materia prima sicuramente sta traendo forza.

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