Manca meno di un mese alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti: per Joe Biden e la sua amministrazione, è tempo di bilanci.
Il Medio Oriente è in fiamme. Dopo l’attacco del 7 ottobre 2023 da parte di Hamas, Israele ha risposto con un’operazione militare che ha praticamente raso al suolo Gaza, provocando la morte di oltre 41 mila persone. Successivamente, Israele ha eliminato la leadership di Hezbollah, attaccando anche il Libano, mentre si attende la risposta di Tel Aviv nei confronti dell’Iran dopo l’attacco del 1° ottobre.
In Ucraina, a due anni e mezzo dell’invasione russa del 24 febbraio 2022, la situazione sul campo di battaglia volge a favore di Mosca, mentre Kiev fa i conti con una drammatica mancanza di uomini e nel Donbass i russi avanzano su tutti i fronti.
Manca un mese alle elezioni presidenziali americane, tra le più importanti della storia recente perché potrebbero incidere in maniera importante sulla strategia statunitense da qui ai prossimi anni, nel contesto di un ordine internazionale in grave crisi e sempre più «multipolare». È tempo, però, anche di bilanci per l’amministrazione Biden. Ed è un bilancio disastroso per l’81enne presidente americano per ciò che concerne la sua politica estera. [...]
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