Mediobanca non trova un accordo con Delfin sulla lista per il cda. Oggi attesa una nuova riunione. Comprare ora il titolo di Piazza Affari o è meglio aspettare?
Settimana cruciale per Mediobanca, una delle principali istituzioni finanziarie italiane. Oggi si riunisce il comitato nomine mentre mercoledì sarà il turno del consiglio di amministrazione, che dovrà esaminare i conti e discutere le liste per il nuovo board per gli esercizi 2024-2025.
Tuttavia, il tempo stringe, con la scadenza del 28 settembre per la presentazione della lista del consiglio di amministrazione, fissata un mese prima dell’assemblea degli azionisti, e il 3 ottobre per le liste di minoranza. Il nodo cruciale in questo contesto è l’azionista di riferimento Delfin (degli eredi di Del Vecchio), detentore del 19,8% delle azioni.
La situazione è avvolta da incertezza e Francesco Gaetano Caltagirone, azionista con il 9,9% di Mediobanca, non offre dettagli sulla possibilità di un accordo.
Al momento, entrambe le fazioni sembrano restare ancorate alle loro posizioni. Mediobanca mira a una governance in linea con gli standard delle società quotate e delle banche sistemiche vigilate, confermando la nomina di Renato Pagliaro come presidente. Delfin, al contrario, cerca un cambio di leadership. Secondo le ultime indiscrezioni di stampa, anche l’ultima mediazione è fallita, pertanto Delfin, guidata da Francesco Milleri, si presenterà all’appuntamento con una lista di minoranza puntando ad aggiudicarsi tra i due e sette posti in consiglio.
All’assemblea del 28 ottobre, quindi, ci sarà un confronto tra queste visioni, con esiti ancora incerti. Gli investitori dovranno seguire da vicino gli sviluppi, poiché l’esito di questa battaglia potrebbe avere un impatto significativo sul futuro di Mediobanca e sul suo ruolo nel settore finanziario italiano.
Secondo gli analisti di Equita Sim, Mediobanca è «buy» con target a 14,70 euro.
Prima di vedere la nuova strategia con un Turbo Unlimited Certificates di BNP Paribas, analizziamo i livelli di supporto e resistenza secondo l’analisi tecnica.
Analisi tecnica Mediobanca: strategie operative
Mediobanca è in pressing sui massimi di luglio a 12,30 circa ma non trova ancora gli spunti per superarli. Oltre questo ostacolo per il titolo si aprirebbero spazi di crescita verso quota 13-13,15, su livelli che non si vedono dal 2008. Se la barriera a 12,30 dovesse risultare inespugnabile, aumenterebbe il rischio di formazione di un doppio massimo, che verrebbe completato solo sotto 11,20. Discese sotto 11,85 anticiperebbero questo scenario.
Mediobanca, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
Sintetizziamo di seguito i livelli da monitorare per la nostra strategia:
Trigger: oltre 12,30 euro
Primo target: 13 euro
Secondo target: 13,15 euro
Stop loss: 11,85 euro
Mediobanca: strategia long con i Turbo Unlimited Long Certificate di Bnp Paribas
Nell’ipotesi di una strategia «long» su Mediobanca interveniamo oltre 12,30 euro per target a 13 e 13,15 euro, con stop loss localizzato a 11,85.
Per questa strategia, si adatta il certificato Turbo Long di Bnp Paribas con ISIN NLBNPIT1QQK2 e leva 4,58.
Mediobanca: strategia short con i Turbo Unlimited Short Certificate di Bnp Paribas
Se invece ipotizziamo una strategia «short» su Mediobanca, occorre attendere la violazione di 11,85 con stop loss localizzato a 12,30 e obiettivi a 11,20 euro.
Per questa strategia, si adatta il certificato Turbo Short di Bnp Paribas con ISIN NLBNPIT1R5Z8 e leva 4,30.
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